Pagliuca con sorriso: "Vialli era pericoloso con scherzi"
Gianluca Pagliuca ha ricordato esperienze ed episodi vissuti da calciatore in occasione di un'intervista ai taccuini di itasportpress.it:
Lei ha giocato in squadre che hanno lasciato un segno importante nelle rispettive storie societarie: dalla Sampdoria scudettata all’Inter vincitrice in Europa e al Bologna del settimo posto nel 2002. C’erano punti in comune tra i vari gruppi? “Non credo, c’erano mentalità diverse. Alla Samp il gruppo si era consolidato negli anni e si verificavano pochi cambiamenti. Ogni anno arrivavano al massimo 2 o 3 giocatori nuovi perché avevamo l’idea di migliorare gradualmente. All’Inter invece c’era più pressione e bisognava vincere subito. Anche se si arrivava in zona Uefa la stagione non era considerata del tutto positiva. Si pretendeva il massimo perché non era ammesso un risultato diverso dalla vittoria. Invece il Bologna somigliava alla Samp. Non si doveva lottare per vincere, ma si lavorava per migliorare anno dopo anno. E siamo riusciti a disputare ottimi campionati.
Erano gruppi molto professionali. Certo, non mancavano i momenti di divertimento. Alla Sampdoria i punti di riferimento erano Vialli e Mancini, mentre all’Inter lo ‘Zio’ Bergomi e Ronaldo, oltre a me perché ero tra i senatori”.
E chi era il re degli scherzi? “Difficile trovarne uno in particolare. Sicuramente era pericoloso Vialli (ride ndr.): a volte ti tagliava calze e mutande negli spogliatoi. Dovevi stare attento con lui”.
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