Cassano: "Ero gasato per Giampaolo alla Sampdoria. Capivo che potevo essere ingombrante"

23.11.2024 11:12 di  Redazione Sampdoria News   vedi letture
Cassano: "Ero gasato per Giampaolo alla Sampdoria. Capivo che potevo essere ingombrante"
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Antonio Cassano, durante Viva el Futbol, ha raccontato il rapporto con Marco Giampaolo, nuovo tecnico del Lecce, alla Sampdoria:

"Io vado da Ferrero e dico “Vai a prendere Giampaolo”, perché con Zenga non mi ero trovato e nel 4-3-1-2 avrei fatto la seconda punta. C'erano anche Patrick Schick e Muriel. Lui doveva scegliere tra Giampaolo e Pioli e ne parlammo io, lui e Romei. Gira e rigira, incontrano Giampaolo e lo prendono. Ero gasato perché vedevo che la sua squadra giocava bene, aveva un'identità e l'idea del 4-3-1-2 con la mezzapunta mi piaceva.

Iniziammo il ritiro e cominciammo a fare le amichevoli. L'ultima parte del ritiro viene uno che faceva la spia per me e dice “Vedi che non sei convocato per la tournée a Barcellona”. Ricordo anche che in quell'allenamento, per due calci d'angolo ci mettemmo cinquanta minuti. Una volta iniziata la stagione con lui parlavo e non parlavo, perché lui è un po' introverso, ma non è una cattiva persona. Ma io ero molto ingombrante e cosa faccio?

Tolgo il disturbo e vado ad allenarmi con la Primavera, con i ragazzini. Vado da lui e gli chiedo chi mi avesse messo fuori. Lui mi risponde che era stata la società. Vado da Romei e mi dice che era colpa di Ferrero. Chiamiamo il presidente e mi dice 'Antò io ti adoro?'. Facciamo la riunione e la colpa se la prende Osti. Dopo quella volta ho capito tutto, li ho mandati a quel paese e ho chiuso il rapporto con la Sampdoria.

Dopo un mese o due che mi allenavo con i ragazzini avevo sempre un buon rapporto con lui e andavo a parlare di calcio con Giampaolo. Capivo che potevo essere ingombrante".