Sampdoria, Nicolini: “Dobbiamo toglierci le ciabattine e scendere in campo tosti e ignoranti”

Sampdoria, Nicolini: “Dobbiamo toglierci le ciabattine e scendere in campo tosti e ignoranti”
lunedì 17 febbraio 2025, 11:50News Doria
di Edoardo Tesei

Enrico Nicolini ha analizzato l'attualità Sampdoria durante Forever Samp su Telenord:

Sull'arbitraggio:
"Partita che non è stata preparata bene. Quando facevo l’allenatore dicevo ai miei di stare attenti perché l’arbitro lo si conosce. Ieri la seconda ammonizione di Ferrari è stata un omaggio, esagerata. Avrà anche sbagliato, ma se devi sanzionare con un'espulsione dev'essere un fallo concreto. Peccato, era una partita alla portata."

Le difficoltà delle prossime partite:
"La Sampdoria, su dodici partite, deve incontrare sette squadre delle prime nove. Ragazzi, a noi non ci salva nessuno, devi fare punti sempre. Non puoi pensare di risolvere i problemi con le partite che sembrano semplici. Contro il Sassuolo devi giocare in modo ignorante, basta con i guanti di cashmere: dobbiamo lottare, si rischia di andare in C."

L'analisi del primo gol subito: "Molina porta palla per 20 metri senza opposizione, ma non è questo il punto. Qua siamo messi bene, ogni difensore marca, poi primo errore di posizionamento di Yepes, troppo lontano da Meulensteen. Meulensteen si fa saltare facilmente, Yepes si accorge della pericolosità ma in ritardo, Ferrari è su Merkaj e lì nasce il problema. Ferrari lascia il suo ed esce: la scelta è sbagliata, Molina avrebbe calciato col piede non suo. Doveva rimanere lì, lasciare solo Merkaj gli ha dato troppa libertà. Riccio si gira di spalle invece di lanciarsi: queste situazioni ci sono costate un gol evitabile. Come si fa a trovare attenuanti? Non prendevamo un tiro e neanche un gol, neanche in nove."

La gestione dei duelli fisici:
"La forza di questi centravanti è nel giocare spalle alla porta e districarsi. Ferrari ha giocato in Serie A, non si dà l'appoggio a un avversario così forte fisicamente. Serve mestiere: uno ti è costato l'ammonizione, e in certe situazioni devi fare meglio."

Il ruolo del capitano:
"Alla Sampdoria la fascia l'hanno messa un po' tutti, ma il capitano è una figura importante. Comanda nelle dinamiche di squadra, deve essere carismatico, un punto di riferimento. Ad oggi non è chiaro chi sia il capitano."

La mancanza di carattere in campo:
"Manca qualcosa dentro. In certe situazioni vedo poca cattiveria, giocatori che si fanno saltare con la convinzione che ci sia un compagno dietro. Ogni pallone potrebbe decidere la partita: non lo dimentichiamo."

Il ruolo del direttore sportivo:
"Il direttore sportivo ha una funzione di supporto fondamentale, quando interviene deve farsi sentire e comandare. Non è necessario avere un presidente che capisca di calcio: ne ho avuti tanti che non ne capivano, ma non sbagliavano le scelte importanti, riporta Sampdorianews.net. Già dalla finestra estiva si vedeva qualche problema in difesa, poi un po' si è sistemata. Ieri, senza quel rigore, un gol non lo avremmo preso neanche in nove."

Le espulsioni e le scelte dell'allenatore:
"L'unica espulsione sensata è stata quella di Romagnoli nel derby, le altre sono ingiustificabili. Questa non è cattiveria, cattiveria è entrare bene in contrasto. Semplici avrebbe dovuto togliere Depaoli dopo il primo giallo. Mi sono preoccupato quando non ho visto entrare Altare, poi è entrato, ma la sostituzione di Depaoli doveva arrivare prima."

Le difficoltà di Oudin nel nuovo ruolo:
"Oudin non ha le caratteristiche per giocare davanti: manca il cambio di passo e il dribbling. Ha un gran mancino, come si è visto in A, ma è una mezzala sinistra in un centrocampo a tre, non un attaccante."

La sua formazione ideale:
"Per me la formazione migliore è il 3-4-1-2 con Sibilli dietro le punte, Ferrari, Altare e Curto in difesa, Yepes e Meulensteen centrali, Beruatto e Depaoli o Bereszynski sulle fasce. Veroli non è stato un fenomeno a Catanzaro, ma lo avrei fatto giocare al posto di Riccio: con Curto e Altare sarebbe stata la scelta migliore."

La mentalità della squadra: "Escludendo lo Spezia, nella tabella delle squadre che si sono salvate gli anni passati ci sono solo quelle che sono partite per salvarsi. Noi pensiamo ancora di poter salire, ma dobbiamo toglierci le ciabattine e scendere in campo tosti e ignoranti. Venerdì dobbiamo avere più fame noi di loro: a casa nostra comandiamo noi."