Tey: "Credo nel progetto Sampdoria. Non sarei entrato se non pensassi che può essere redditizio"

L'imprenditore di Singapore Joseph Tey, detentore della maggioranza di quote societarie della Sampdoria, ha rilasciato una lunga intervista in merito al suo coinvolgimento nel club blucerchiato.
Tey, che ha iniziato il suo business nel settore bancario, per poi espandersi in altri ambiti quali immobiliare e settore biofarmaceutico, ha dichiarato a CentralNewsAsia di essere venuto a conoscenza dell'opportunità di entrare a far parte della Sampdoria dopo aver saputo che Radrizzani e Manfredi avevano rilevato il club.
"Avevo un amico in comune che conosceva Radrizzani e l'ho chiamato e gli ho chiesto di organizzare un incontro con me per discutere con loro. La Sampdoria ha la sua storia; ha una buona base di tifosi; ha avuto grandi giocatori Vialli, Mancini; ha vinto lo Scudetto in passato. Ho pensato che fosse interessante e che ci fosse un'opportunità."
Tey ha spiegato che il piano iniziale era di prendere una quota di minoranza significativa di circa il 20-25%, una cifra che avrebbe giustificato l'impegno preso. "Sono un uomo d'affari... Faccio i miei controlli e prendo le mie decisioni su queste cose. Il coefficiente rischio-rendimento è molto alto quando passi dalla Serie B alla A... se riesci a farcela, la ricompensa sarà grande, traduce Sampdorianews.net, ma il rischio può essere significativo. Non sarei entrato se non pensassi che possa essere redditizio".
Tey ha quindi coinvolto i soci in affari e vecchi amici Pang Sze Khai e Lee Kok Leong e ha fondato una società, la Kickoff Ventures, per investire nella Sampdoria. "Facciamo molti affari insieme in diversi settori. Abbiamo deciso che si tratta di un progetto che vogliamo portare avanti; crediamo nel progetto. Ecco come sono passato da una minoranza significativa a una maggioranza che ora è del 58 percento".
Successivamente Tey ha acquistato da Pang e Lee le loro quote. "Non credo che fosse la dimensione ideale per loro, non sono tifosi di calcio sfegatati come me".
È stato anche stabilito che Manfredi, attualmente presidente del club, sia il volto della Sampdoria, mentre il singaporiano rimane 'dietro le quinte'. "Può gestire molto meglio le questioni in Italia, non deve affrontare la barriera linguistica e culturale".
Alla domanda su quanto fosse grande la preoccupazione per la retrocessione, Tey ha detto che la promozione in Serie A rimane la massima priorità per il club. Andando avanti, la stabilità sarà fondamentale per la Sampdoria. "Il calcio è come una religione, quasi una seconda religione. Ognuno ha la propria opinione sul calcio. E i tifosi sono fondamentali per il club".
Tey ha dichiarato di essere sempre più coinvolto e di lavorare a stretto contatto con Manfredi. "Molte delle cose su cui lavoriamo riguardano la direzione che il club vuole prendere".
Una passione particolare di Tey è un approccio al calcio basato sui dati, che spera di implementare alla Sampdoria. "Con l'analisi dei dati, probabilmente saremo in grado di prendere decisioni migliori, reclutare meglio, fare uno scouting migliore, ottenere prestazioni migliori. Se in futuro la Sampdoria riuscisse a centrare la promozione, sarebbe una sensazione che i soldi non possono comprare".
Partita IVA 01488100510
© 2025 sampdorianews.net - Tutti i diritti riservati