SN - 1991- 2021: la lettera di Maurizio Lavagna a Paolo Mantovani
Caro Presidente,
oggi 19 maggio ricorre il trentesimo anniversario di uno scudetto arrivato dopo un percorso non privo di difficoltà, soprattutto nei primi anni della sua Presidenza. Ma i suoi annunci come torneremo in serie A e preparate i passaporti, furono forieri di un cammino denso di grandi soddisfazioni, impensabili per una Società delle dimensioni della Sampdoria. La professionalità di dirigenti come Claudio Nassi e Paolo Borea con la sua sapiente regia, portarono alla Sampdoria giocatori di primissimo ordine per qualità tecniche e doti umane. Personalmente ho avuto il privilegio di passare molto tempo insieme a loro a feste nei Clubs, nei ritiri del sabato sera all'Hotel delle Palme di Nervi e durante le iniziative benefiche del nostro Club, apprezzandone la disponibilità e i valori di ognuno di essi.
Oggi siamo investiti da una grave pandemia che stravolge le nostre abitudini e il nostro sistema di vita, privandoci della socialità estremamente necessaria al nostro benessere psicofisico. Quella socialità che andando indietro nel tempo mi porta a ricordare gli anni della sua Presidenza e le serate trascorse insieme a giocare alla cirulla nel nostro Club di Rivarolo. Partite a carte infuocate dove nessuno ci stava a perdere, Lei in primis, che poi si concludevano una bella spaghettata. Le sue frequenti visite testimoniavano quanto ci tenesse a frequentare la casa di Gloriano Mugnaini anche dopo la sua scomparsa. Il meraviglioso gesto di intitolare, madrina sua figlia Francesca, il campo di allenamento di Bogliasco, la casa della Sampdoria al nostro medico dei poveri, il fondatore e primo Presidente del tifo organizzato.
Ricorderà Presidente di una cena di anniversario del nostro Club, quando seduto accanto a Lei raccolsi il suo sfogo molto garbato in merito a quanto stesse accadendo nei rapporti tra Mister Bersellini e Roberto Mancini, anticipandomi il provvedimento che Lei avrebbe preso il giorno seguente. E poi la presentazione nei locali del Dopolavoro Ferroviario di Rivarolo del nuovo allenatore Lamberto Giorgis, fatto inusuale già allora per una Società di calcio. Non potrò mai dimenticare la sua commozione le tante volte che ci si trovava a parlare di Gloriano Mugnaini e della vostra grande amicizia pur nel rispetto dei propri ruoli. Presidente, le sue qualità di Dirigente sportivo leale e capace nel gestire una società calcistica, amato dai suoi tifosi e dai suoi giocatori lo hanno consegnato alla Leggenda.
Riconoscenza e gratitudine per tutto quello che ci ha regalato, un abbraccio caro Presidente!
Maurizio Lavagna Presidente Sampdoria Club Gloriano Mugnaini