Una sola stagione per restare nel cuore. Auguri ad Alain Boghossian

Una sola stagione per restare nel cuore. Auguri ad Alain BoghossianTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Alessandro Pizzuti
mercoledì 27 ottobre 2010, 08:00I Colori dei Nostri Campioni
di Serena Timossi

La piccola e graziosa città termale di Digne, in territorio provenzale, ha dato i natali ad un centrocampista francese di origine armena che ha vestito la casacca blucerchiata nella stagione ’97-’98, collezionando 33 presenze impreziosite da sette reti (cinque in campionato, una in Coppa Italia ed una in Coppa Uefa). Come avrete intuito, i metaforici riflettori de “I colori dei nostri campioni” oggi sono puntati su Alain Boghossian, che seppe farsi apprezzare dai tifosi sampdoriani pur avendone condiviso il percorso per un solo campionato.

Boghossian inizia la carriera calcistica nelle giovanili dell’Olympique Marsiglia, società che ne intuisce le potenzialità e decide di cederlo a titolo temporaneo all’Istres. Con i violets il centrocampista disputa 33 partite e realizza otto goal, confermandosi un incontrista dai piedi buoni pronto per il ritorno alla base. Nella stagione ’93-’94 l’Olympique schiera il promettente ragazzo di ventitré anni in 28 gare, in cui mantiene un rendimento elevato e timbra due volte il cartellino. Le sue prestazioni gli valgono la chiamata del Napoli, con cui vivrà uno dei periodi più fulgidi della carriera che ne preannuncia la convocazione in nazionale. Nel corso dei tre campionati all’ombra del Vesuvio, Boghossian viene impiegato con continuità e finisce cinque volte nel tabellino dei marcatori.

Nell’estate del 1997 la Samp di Enrico Mantovani acquista il talentuoso centrocampista, che trova in rosa due connazionali: il grintoso incontrista Pierre Laigle e il sicuramente meno brillante difensore centrale senegalese, naturalizzato francese, Oumar Dieng. In quella stessa stagione Boghossian fa il suo esordio in Nazionale, diventando uno dei pilastri dei bleus nel vittorioso mondiale casalingo dell’anno seguente.

Boghossian mostra di essersi lasciato alle spalle alcuni problemi patiti al ginocchio e insieme a giocatori di valore assoluto come Veron e il sopracitato Laigle compone un reparto solido e di qualità. Tuttavia, la Samp disputa una stagione altalenante, in cui alcuni dei nuovi acquisti non si inseriscono come ci si attendeva e la squadra viene eliminata al primo turno di Coppa Uefa dai baschi dell’Atletico Bilbao, contro i quali peraltro lo stesso Boghossian va in goal. L’avvicendamento Menotti-Boskov in panchina porta nuova linfa alla squadra blucerchiata che chiude il campionato al nono posto, recuperando terreno dopo la partenza in salita, e accede all’Intertoto.

Richiestissimo nella sessione di mercato successiva, Boghossian viene ceduto al Parma. Con i ducali resterà quattro stagioni collezionando soddisfazioni e trofei (due Coppe Italia, una Supercoppa Italiana e una Coppa Uefa). Alla vigilia del debutto all’Europeo 2000 subisce un grave infortunio alla caviglia, in totale le sue presenze in nazionale saranno 26 con due reti all’attivo. 

Il centrocampista chiude la carriera con la maglia dell’Espanyol nel 2003, costretto al ritiro da un grave infortunio, mentre nel 2008 diventa vice di Domenech alla guida della nazionale francese.

A Boghossian è bastata una sola stagione per dimostrare ai sostenitori blucerchiati il proprio valore e il ricordo che lo stesso centrocampista conserva dell’ambiente è altrettanto positivo, come testimonia una recente intervista rilasciata a Tuttomercatoweb in cui si sofferma sull’atmosfera respirata al Ferraris, in cui il tifo caloroso viene percepito come una marcia in più da chi scende in campo. A lui vanno oggi i migliori auguri per il suo quarantesimo compleanno!