Pagellone Sampdoria: Audero salva la partita, Amione in crescita, passa tutto da Winks
Audero 7: nel finale va a togliere dalla porta la conclusione di Acerbi che con tutta la probabilità avrebbe messo la parola fine all'incontro. Infonde grande sicurezza al reparto, bene anche nelle uscite
Murillo 6.5: prestazione attenta del centrale colombiano, questa volta priva di amnesie
Nuytinck 7: praticamente insuperabile questa sera, un paio di anticipi da urlo su Lukaku e Lautaro
Amione 6.5: sempre in crescita, limita l'irruenza che ne caratterizzava le prime uscite in blucerchiato
Zanoli 6: prestazione ordinata con qualche spunto, soffre più Dimarco di Gosens. Con l'ingresso di Murru si sposta dalla fascia (dall' 85' Paoletti sv)
Winks 6.5: difficile vederlo perdere un pallone, i miglioramenti nelle ultime partite del Doria derivano per buona percentuale dal suo recupero. Passa praticamente tutto dai suoi piedi
Djuricic 5.5: il mezzo punto in meno è perché, come si diceva a scuola, da lui ci si aspetta quel qualcosa in più (dal 72' Rincon 6: entra con la solita grinta e aiuta molto nel finale di partita)
Augello 6: giocoforza meno offensivo rispetto ad altre partite, non si ricordano grossi svarioni in fase difensiva. Sembra molto cresciuto rispetto a inizio stagione
Cuisance 6: si alterna con Djuricic tra il ruolo di mezz'ala e di trequartista, bene nel pressing, manca un po' di precisione nel passaggio (dal 58' Sabiri 6: entra con più voglia e si vede, cerca di dare fastidio alla difesa interista non lesinando rincorse agli avversari)
Lammers 6.5: ci prova con il tacco ma non impensierisce Onana. Per il resto gara di grande sacrificio contro la forte difesa nerazzurra, cerca di far salire la squadra e a un certo punto si trova quasi da solo (dall' 84' Quagliarella sv)
Gabbiadini 5.5: una buona occasione nel primo tempo, per il resto il goleador di Monza questa sera si vede poco (dal 73' Murru 6 adattato a destra, non sfigura affatto)
Stankovic 6.5: se serviva una prova definitiva, la squadra c'è, è viva ed è con lui. Al netto del poco peso offensivo, ma questa volta non era certo facile contro una difesa di mostri sacri come quella dell'Inter, si vedono impegno, grinta e anche qualche idea. Costretto dalla perenne emergenza a inventarsi perfino Murru esterno destro, porta a casa un punto che fa morale dopo la batosta psicologica di Monza. Ora però, se ci si vuole davvero ancora credere, è ora di iniziare a vincere, soprattutto a Marassi.
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