IL SAMPDORIANO - Bentornato Pietro...non te ne eri mai andato davvero

11.07.2024 09:18 di  Diego Anelli   vedi letture
IL SAMPDORIANO - Bentornato Pietro...non te ne eri mai andato davvero

Da tempo si è perso il conto di presentazioni e conferenze stampa di scarso o nulla significato, nel quale chi parla non trasmette nessuna sensazione, non fornisce alcun spunto di interesse, non riesce a creare spontaneamente stimoli, oppure "semplicemente" non gli interessa... Di solito nel mondo del calcio si assiste a dichiarazioni dominate da frasi fatte, discorsi banali, parole prive di sostanza che escono dalla bocca di chi si limita a svolgere il compitino, a leggere un copione trito e ritrito, a ripetere una parte.

Chi scendeva in campo nei tempi ancora caratterizzati da frequenti casi di maglia attaccata alla pelle... beh quelli sanno cosa dire, come comportarsi, come lasciare il segno, essere se stessi. Non vende fumo, non prende in giro nessuno, parla con il cuore in mano, non fa proclami ma garantisce il massimo e meglio per la causa comune, bada alla sostanza e non alle frasi filosofiche ad effetto. Uno di loro è Pietro Accardi. Fin da ieri non ha usato giri di parole, non si è tirato indietro, ha scelto la strada della chiarezza e del senso di responsabilità. Chi ha vissuto i suoi tempi si ricorda un mastino, un guerriero, una fonte di personalità, carisma, eleganza e leadership dentro e fuori dal campo. Con giocatori e persone di quel livello si aveva la certezza che la Sampdoria sarebbe stata difesa, tutelata e rispettata, in campo si battagliava e si sputava sangue, dimostrando sempre di avere gli attributi.

Per noi Sampdoriani la Sampdoria è l'apice, non esistono le categorie, tutti gli altri hanno però il diritto di ragionare da professionisti. Eppure seguendo la conferenza di Pietro, sembrava come se non fosse passato oltre un decennio da quando indossava la nostra maglia. La sua gioia, il suo orgoglio nel ritornare in blucerchiato sono palesi. Si è mostrato a cuore aperto tramite parole, sguardi, emozioni. Massima la determinazione nel contribuire nel miglior modo possibile alla risalita. In campo metteva gli attributi e quel rendimento, se non ci fosse stato qualche infortunio che lo ha condizionato, gli avrebbe consentito di vivere una carriera ancora superiore. 

Ma per lui la Sampdoria rappresentava già un qualcosa per cui andare fieri a prescindere e oggi non è cambiato nulla. Lotterà fuori dal rettangolo di gioco contro paletti e mille ostacoli, ma ha già dimostrato come uscire vincitore a testa alta da ogni duello. Sarà dura ma non si è mai tirato indietro ed è proprio lì che c'è da divertirsi. Bentornato Pietro, anche se non te ne eri mai andato davvero. Una parte di cuore era rimasta qui, con i cori della Gradinata Sud.