SAMPDORIA, CON IL CUORE FINO ALLA VITTORIA - "La difesa fa vincere le partite, l'attacco vendere biglietti"

22.11.2024 11:50 di  Paolo Paolillo   vedi letture
SAMPDORIA, CON IL CUORE FINO ALLA VITTORIA - "La difesa fa vincere le partite, l'attacco vendere biglietti"
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© foto di Matteo Gribaudi

Non avessero fatto uscire "Nord-Sud-Ovest-Est" gli 883, guardando la Sampdoria in difesa negli ultimi due anni, avrebbero potuto tranquillamente scrivere una nuova hit: "4-3-3-4".

Già, perché pare che il tema difensivo della squadra, prima di Pirlo poi di Sottil, sia se la difesa debba essere schierata a quattro o a tre. Entriamo subito nel vivo della discussione e leviamoci il dente. Per fare determinate scelte bisogna avere gli uomini giusti. Si pensava di averli trovati l'anno scorso, quando Facundo e Ghilardi davano garanzie, assieme a Depaoli o Stojanovic a destra, e Barreca e Giordano dall'altro lato. Il virgulto Leoni scompaginò la questione, si trovò la quadra con una difesa a 3 più coperta e si riuscì a rimontare fino ai playoff, svaniti a Palermo.

Ora, proprio col Palermo, potrebbe essere tempo per un passo indietro, ossia accantonare la difesa a tre, che utilizzano sempre più squadra, ma non tutte, per tornare ad una linea a quattro, sempre per lo stesso motivo: garantire più sicurezza e copertura agli interpreti ed interrompere un sanguinamento della retroguardia che non si era mai visto in anni recenti. Va bene prendere gol, ma così tanti e spesso, no.

Quest'anno, oltretutto, si è dovuto ricominciare daccapo, con Pirlo che ha ritrovato Bereszynski, l'anno scorso ad Empoli, ha visto arrivare Romagnoli e Vulikic, assieme a Riccio e Veroli, con Ferrari ristabilitosi dall'infortunio. Rivoluzione difensiva. Era fondamentale dare sicurezza ad una linea che spesso diventa a cinque, con l'abbassamento progressivo o istantaneo dei due esterni di centrocampo, quest'anno Ioannou, Venuti, Giordano e Depaoli. Era fondamentale trovare i tre tenori titolari, dare gerarchie. Invece no, si è deciso di lanciare in campo un volitivo innesto dalla Serie C, sicuramente di prospettiva ma acerbo in alcune fasi specifiche del ruolo, come Vulikic. Romagnoli era in ritardo di condizione, Ferrari non ha mai visto il campo, Beres ha provato ad assimilare velocemente il ruolo. Col cambio dell'allenatore, Veroli ha saggiato il terreno col Bari e poi si è infortunato, Riccio ha iniziato alla grande per poi naufragare mestamente nella nottataccia contro la Juve Stabia e facendosi mangiare da Borrelli, contro il Brescia. A Pisa, poi, meglio non commentare. Adesso pare si vada verso il cambio modulo, che potrebbe essere così interpretato, alla luce dell'infortunio del Capitano: a destra uno tra Depaoli e Venuti, Romagnoli, Ferrari o Vulikic centrali, a sinistra Ioannou o Barreca, con Giordano più defilato.

Non sono un allenatore nè un tattico o match analyst ma due partite le ho viste e due numeri li conosco: l'efficacia della difesa è sinonimo di ottimi risultati, in Italia perlomeno. Come disse John Madden "l'attacco fa vendere i biglietti, la difesa fa vincere le partite". Ecco, visto il gap nessuno chiede di poter vincere il campionato, anche se in B questo dovrebbe sempre essere l'obiettivo del Doria. Però, sicuramente vogliamo tornare a giocarci la promozione e vogliamo tornare a vedere una squadra umile, aggressiva, compatta e, sopratutto, continua, che duri, che sia presente in ogni partita da qui alla fine. Difendere, non importa come, ma difendere. Questo è quello che serve.

Capitolo portiere: Ravaglia e Ghidotti ingiudicabili per il poco minutaggio, il titolare è diventato - per scelta tecnica - Vismara, che tolto l'errore pacchiano di Salerno, si è dimostrato un buon prospetto, specie tra i pali. A Marco Silvestri voglio solo augurare di trovare la forma il prima possibile, perchè un portiere con più di 150 presenze in A, che è stato nel giro delle giovanili azzurre, per come ha parato negli ultimi anni di Verona ed Udine, a me ha fatto pensare di aver preso l'allora Gigi Turci nel 2002. Un portiere di qualità superiore. Appena si ritroverà, ne siamo tutti certi, ci porterà da solo dai 10 ai 15 punti, perchè è forte.

Adesso che l'ultima sosta del 2024 è passata, si va tutto d'un fiato fino a Capodanno, qui ci giochiamo tanto, se non tutto. Sperando di trovare la quadra difensiva che consentirebbe di fare il passo di qualità decisivo per provare ad inseguire un sogno.