IL SAMPDORIANO - Oltre l'autorete: alternative, necessità Gabbiadini, bocche verità
Da un Sampdoria - Bologna 1-2 ad un altro. Dopo il k.o. estivo con i felsinei sembravamo lasciare per strada i pezzi nella rincorsa salvezza. E invece da quel giorno arrivarono cinque vittorie su sei incontri e salvezza anticipata.
Stavolta siamo rimasti in vantaggio per quasi un tempo, niente di trascendentale ma meritatamente si era davanti. L'incredibile autorete di Regini a pochi secondi dal break ha scombussolato le carte in tavola, non dobbiamo però attaccarci a quello, o a qualche episodio arbitrale. Dopo l'intervallo siamo rientrati in campo con i reparti troppo distanti, abbiamo perso misure, idee e riferimenti, un atteggiamento psicologico non adeguato in termini di carica e concentrazione.
Il sigillo di Orsolini è stata la naturale conseguenza, mettendo nuovamente alla luce qualche palese carenza in organico, come l'assenza di alternative ai terzini titolari. Chi aveva criticato la scelta di arretrare Candreva a Cagliari avrà avuto qualche risposta in merito. Regini o il ritorno di Ferrari sull'esterno le uniche opzioni disponibili dopo le uscite di Depaoli e Murru.
Gli arrivi di Candreva, Silva e Keita restano rinforzi importanti sulla carta ma non vanno mai scordati imprevisti dietro l'angolo in termini di infortuni dopo lunghi stop, o inevitabili periodi di rodaggio. Finora il loro apporto risulta limitato. Purtroppo in certi ruoli non abbiamo alternative, altrove perfino abbondanza numerica, autentici opposti strutturali.
Il numero di presenze raccolte da Regini nelle ultime tre esperienze fuori Genova (Napoli, Spal e Parma) non fa altro che ribadire certi concetti. È giusto andare oltre quell'episodio sfortunato e chiave nell'andamento della sfida. Una volta subito lo svantaggio abbiamo avuto una discreta reazione prima di smarrirci in confusione e improvvisazione nell'ultima parte di gara; Skorupski ha sporcato i guantoni in due occasioni e Quagliarella ha gettato al vento un'occasione d'oro.
Abbiamo perso oltre l'autorete. Nella ripresa ci siamo sfilacciati, sono venute a mancare compattezza e fiducia. Soltanto Thorsby ha retto, andando anche oltre le proprie mansioni. Silva non ha ancora i 90' sulle gambe, Ekdal ha finito in riserva, Jankto a sorpresa fuori dal 4-3-3, Candreva non sta riuscendo ad incidere come sarebbe invece lecito aspettarsi vista la sua caratura, Damsgaard non può sorprendere in ogni gara.
Pochi palloni giocabili per Quagliarella ma troppo ridotto il suo movimento senza palla, sarebbe stato corretto sostituirlo a gara in corso e non solo con il Bologna. Anche considerando lo stop di Keita, attendiamo con grande ansia il ritorno di Manolo Gabbiadini, il principale artefice in campo dell'ultima salvezza con diversi goal pesantissimi. Ok i rigori di Ramirez, la ritrovata forma finale di Quagliarella e la sorpresa Bonazzoli, ma il Gabbiadini in doppia cifra ha fatto tutta la differenza del mondo. Con il Bologna non si è visto in campo, speriamo possa essere impiegato, già a partire dal derby, uno dei suoi contesti preferiti. Verre può essere una carta interessante, con la speranza che il nervosismo di Ramirez possa trovare finalmente pace per il bene di tutti.
Derby di Coppa Italia e Torino, sfide da non sbagliare per morale, stimoli e classifica. I passi falsi con Cagliari e Bologna rischiano di vanificare il tris di colpacci inattesi, da luglio ci aspetta il terzo derby e in ogni occasione andiamo ad affrontare un Genoa in crisi di gioco e risultati. In estate sconfitti, poche settimane fa un pari al di sotto delle aspettative, adesso scocca l'ora di vincere, prevalendo sui nostri limiti e su un avversario alla nostra portata. I derby saranno anche partite a parte, ma da parte nostra bisogna vincere punto, le parole e le promesse stanno a zero. Giovedì il pari non sarà previsto per fortuna o purtroppo, saremo chiamati a non guardarci allo specchio, andare oltre tutto.
Un'altra speranza? Sentire, leggere, parlare di calma e obiettivo salvezza tranquilla. Cosa dire ormai agli abbonati alla serie B ad ogni difficoltà, oppure ai sostenitori di mire europee dopo un paio di vittorie? Consiglio riposo, dato che la mancanza di equilibrio diventa sinonimo di autoprotagonismo e non fa il bene a chi dovrebbe essere la nostra priorità, ovvero la Sampdoria. Non ci facciamo nulla delle presunte bocche della verità. Tutti se lo ricordino, sarebbe anche ora...