IL SAMPDORIANO - Per il bene della Sampdoria
Rabbia, cuore e orgoglio per l'Unione Calcio Sampdoria. Sabato scorso è stata organizzata dalla tifoseria organizzata una manifestazione dall'immensa importanza, per il presente e futuro della nostra Amata. I Gruppi della Sud e la Federclubs hanno evidenziato quanto fosse fondamentale esserci, la Sampdoria è penultima in classifica e si trova in pieno caos societario con una situazione che va avanti da tanti, troppi anni e non sta ancora vedendo la luce in fondo al tunnel.
In attesa dell'agognata svolta societaria che ci possa liberare da un autentico inferno, si sta avvicinando un mercato nuovamente al risparmio, destinato a cogliere occasioni in prestito e a basso costo dopo aver fatto cassa, con la speranza di trovare giocatori utili, di personalità e fisicamente integri. Compito fattibile ma non semplicissimo. Partiamo dal campo. Con Marco Giampaolo la Sampdoria ha offerto buone prove contro le grandi, uscendo penalizzata a causa di occasioni non sfruttate e torti arbitrali, e collezionando figuracce negli scontri diretti. Ci si aspettava uno scossone caratteriale con l'avvento di Dejan Stankovic, i quattro punti ottenuti tra Bologna e Cremona avevano illuso; nelle ultime giornate la squadra, evidentemente caratterizzata non solo da grosse lacune tecniche ma pure da clamorosi limiti caratteriali e di personalità, è completamente sparita dal campo, senza lottare, senza tirare in porta. Chi pensa di passeggiare indossando la nostra maglia sa già dove trova la porta per togliere il disturbo, lo “spettacolo” al quale stiamo assistendo è osceno, gli stipendi vengono pagati ma in campo in diversi casi si pensa di vivacchiare. Per non parlare di chi ha fatto uscire la presunta lista degli indesiderati, evidentemente qualcuno lavora per la Sampdoria facendole il male.
Passiamo al fronte extra campo. Gli incommensurabili danni contro la Sampdoria in questi otto anni di gestione sono sotto gli occhi di tutti, il tempo delle cosiddette scuse è scaduto da secoli, i nostri colori sono stati offesi, calpestati, derisi senza farsi alcun minimo di problema e chissà quanto è stata pesante l'astinenza dai teatrini mediatici. Nel frattempo da quattro anni ecco puntualmente su alcuni media presunte novità societarie ogni immancabile giorno, incredibile, meglio delle soap opera sudamericane che ai tempi mia nonna scalpitava per non perdere nemmeno per una puntata. Se qualcuno fomenta da quattro anni dicendo che è fatta con mille fondi o imprenditori ogni giorno, significa che tanti hanno deciso di dare credito a determinate fonti. Sarebbe sensato che diverse persone si facessero un esame di coscienza, senza che ci sia sempre qualcuno che le riporti al buon senso, “scoprendo” di essere semplicemente sfruttati per un click. Da qualche parte chi vuole essere fomentato trova sempre terreno fertile.
Sabato scorso tanti di noi hanno accolto l'invito dei Gruppi e della Federclubs e si sono ritrovati sotto la Gradinata Sud per una manifestazione pacifica, finalizzata a porre l'attenzione sul delicatissimo momento della Sampdoria, frutto di decisioni allucinanti nel corso degli ultimi anni, iniziate dall'inaspettata cessione societaria avvenuta nel 2014, ad esternare rabbia, cuore e orgoglio per l'Unione Calcio Sampdoria, alla quale in troppe occasioni è stato mancato di rispetto. Tante persone presenti, vero, ma era lecito aspettarsene ancora molte di più. Normale attendersi che molti tifosi, non appartenenti ai gruppi organizzati, accogliessero l'invito e partecipassero ad un'iniziativa dal peso specifico imprescindibile per il bene comune. Tanti lavoravano, tanti abitavano distanti da Genova, sicuramente, ma non nascondiamoci dietro ad un dito.
Altrettanti si saranno fatti trasportare da pigrizia, amarezza, impotenza, oppure hanno voluto snobbare il tutto optando per un giro natalizio per negozi. Chi ha la memoria lunga se lo ricorderà. Da quante parti abbiamo letto e ascoltato della presunta “inutilità” delle contestazioni nel 2018 sotto Corte Lambruschini e nel 2019 in Via Corsica? Forse perchè per alcuni soggetti era più conveniente tenersi buono qualcuno e delegittimare determinate iniziative. Diverse centinaia di persone erano presenti avendo compreso in anticipo i pericoli ai quali stavamo andando incontro, tutto il resto ha preferito declinare l'invito, sostenendo addirittura che fosse controproducente per il bene della Sampdoria perchè nessun tesserato blucerchiato dovrebbe essere contestato, la priorità fossero i risultati in campo (l'apice un amaro preliminare di Europa League in virtù della mancata licenza Uefa altrui......) rispetto ai valori umani basilari. A distanza di anni chissà quante di quelle persone si saranno ricredute, poco importa, è tardi.
Fortunatamente la Gradinata Sud è sempre stata presente, vigile, non ha mai fatto mancare il proprio sostegno incondizionato alla squadra sia in casa che in trasferta, sobbarcandosi chilometri su chilometri nonostante tutto e tutti. Non mancano mai i media che parlano delle tifoserie organizzate in giro per l'Italia soltanto puntando il dito contro a priori e alimentando polemiche create ad arte, poi chissà come mai le iniziative benefiche o le trasferte in massa occupano ritagli di spazio... chissà... strano... Sabato scorso i Gruppi hanno organizzato un qualcosa dall'importanza indescrivibile per passione, senso di appartenenza e responsabilità, orgoglio. Chi non lo ha capito evidentemente non lo ha voluto capire, oppure ama vivere di rimpianti.
Forza Sampdoria, come e più di prima.