IL SAMPDORIANO - Presidente Lanna, un GRAZIE particolare dal 2002...
La nomina di Marco Lanna come nuovo Presidente della Sampdoria rappresenta senza ombra di dubbio una notizia che riempie di gioia ogni Sampdoriano, a prescindere da quali saranno gli scenari societari nel breve e medio – lungo termine.
Genovese, Sampdoriano, persona squisita, corretta, educata, gentile, rispettosa, sensibile, umile e ambiziosa, grande senso di gruppo e attaccamento alla maglia, competente, equilibrata, saggia, attento osservatore, con l'intelligenza nel valutare ogni situazione interna ed esterna cercando di immedesimarsi nella persona che la sta vivendo senza cadere in facili giudizi. La Sampdoria ritrova una persona che ha fatto dei colori più belli del mondo la sua seconda pelle.
Da ragazzo è stato un mio beniamino perchè tra i protagonisti della grande Sampdoria di Paolo Mantovani, una squadra capace di dominare e giocarsela fino in fondo in Italia e in Europa, composta dai migliori talenti italiani strappati alla concorrenza dei club metropolitani. Crescendo e seguendo il mondo calcistico l'ho sempre più apprezzato lungo la sua carriera in Italia e all'estero, in virtù di quel tono sempre pacato e cordiale di una persona che dentro di sé non ha mai perso la bussola per centrare i propri obiettivi, mettendoli in secondo piano rispetto al bene collettivo.
Se contiamo i trofei alzati al cielo, i successi festeggiati, le emozioni provate, i sorrisi indelebili nei nostri ricordi, dovremmo ringraziare Marco Lanna per un numero infinito di generazioni, basterebbe e avanzerebbe. Il meglio però doveva ancora arrivare e risale al suo ritorno nel febbraio 2002. La Sampdoria sta vivendo una drammatica situazione societaria e sta lottando con le unghie e con i denti per scongiurare l'incredibile retrocessione in serie C1, al triplice fischio finale di Sampdoria – Crotone 0-2, una sconfitta con il sapore del colpo di grazia contro un avversario già retrocesso, sembrava davvero tutto finito. Alla fine però la truppa di mister Bellotto, anche grazie alla lettera commovente della Gradinata e al successo indimenticabile contro il Messina, riuscì a centrare l'obiettivo salvezza con il goal di Bernini a Vicenza.
Pochissime le cose da salvare in quella maledetta annata, in primis il ritorno di Marco Lanna, il quale, dopo diversi anni in Spagna tra Salamanca e Real Saragozza, nel febbraio 2002 a 34 anni decise di tornare in Italia, rimettersi in discussione e correre rischi incalcolabili per il bene della Sampdoria, con l'obiettivo di aiutare la squadra del suo cuore, della sua città a rivedere definitivamente la luce in fondo al tunnel. Dagli anni della Sampdoria di Paolo Mantovani ritrovò in campo Attilio Lombardo, fece un qualcosa che moltissimi altri, anche in quel calcio e figuriamoci ai giorni nostri, non farebbero mai. Si è fatto trasportare dai sentimenti, dal senso di responsabilità e d'appartenenza, si è ritrovato in una situazione preesistente altamente compromessa rischiando di finire lui stesso nel ciclone tritatutto che dimentica perfino degli allori conquistati pur di dare il proprio contributo, in prima persona, in prima linea, in trincea, da protagonista. In quella sfida terminata 0-0 a Terni, in un autentico scontro diretto salvezza, ci siamo giocati calcisticamente la vita, il presente e il futuro e non ci ha lasciato soli.
Anche e soprattutto per queste ragioni sono stato il primo sostenitore nel leggere il nome di Marco Lanna tra i papabili per l'incarico di nuovo Presidente della Sampdoria. Quel che ha fatto per i nostri colori resterà per sempre indelebile nei cuori e nelle memorie di chi ha vissuto quei decenni e verrà tramandato da generazioni in generazioni. Sono passati quasi vent'anni da quella rocambolesca salvezza, oltre trenta dallo Scudetto, Marco Lanna è ancora con noi, con gli stessi occhi sinceri e affettuosi, una presenza mai invadente e sempre imprescindibile, una personalità forte e aperta al dialogo, un leader silenzioso ma carismatico che non cerca i riflettori nei successi ma si fa sentire quando fa davvero la differenza.
Bentornato Marco. Benvenuto Presidente