IL SAMPDORIANO - Sampdoria, oggi e domani senza dimenticarci ieri
A che pensavamo al termine del mercato estivo? Cosa ci saremmo aspettati ad inizio campionato? Una stagione anomala a metà classifica, un'annata di dominio, una lotta estenuante fino all'ultimo secondo per staccare il pass per un piazzamento play-off, un'altra annata di ansie e paure? Non bisogna mai dimenticarci l'incubo dal quale ci siamo salvati al fotofinish, le complicazioni nel mercato estivo in termini di paletti di bilancio, i ritorni di alcuni elementi per fine prestito quasi impossibili da collocare altrove e una serie di infortuni che ci hanno fortemente condizionati.
Fatte tutte queste premesse, tutti possono sbagliare e la Sampdoria non rappresenta un'eccezione. La scelta di affidarsi sul fronte mercato ad uno staff dirigenziale così giovane e con scarsa esperienza porta inevitabilmente grossi rischi, soprattutto quando bisogna fare i conti con una situazione pesante a livello economico e carente dal punto di vista tecnico. Un dirigente navigato avrebbe potuto affrontare in modo migliore un contesto simile, nel quale la probabilità di ceffare le decisioni è elevato e i margini di manovra sono assai ridotti. Alcune operazioni non stanno portando frutti: dai giovani Girelli e Panada a Barreca e Ricci, per citare alcuni esempi.
Con l'eccezione dell'ingenua espulsione con la Feralpisalò, Kasami si sta dimostrando quasi un lusso per la categoria, Borini ha ancora mezzi e stimoli per fornire un contributo di spessore. Stankovic e Gonzalez hanno avuto bisogno di tempo per ambientarsi nella categoria, uno step fisiologico per prospetti della loro età, mentre Ghilardi ha avuto continuità di impiego quasi da inizio campionato, fornendo però prestazioni ancora altalenanti. Un aspetto di grande conforto è rappresentato dal rendimento dei giovani cresciuti nel nostro vivaio. Yepes, rimasto un po' ai margini nella scorsa tormentata stagione nella quale Paoletti era riuscito a ritagliarsi maggiore spazio, sta acquisendo sempre più sicurezza, garantisce personalità, grinta e dinamismo nel cuore del centrocampo. Senz'altro positiva la prima parte di stagione anche per Simone Giordano, reduce dall'esperienza in cadetteria ad Ascoli e chiamato a confermarsi. L'esterno di fede blucerchiata sta dimostrando grande duttilità tattica adattandosi anche al ruolo di mezzala, si tocca con mano grande consapevolezza nei propri mezzi e una crescita costante.
Cosa bisogna aspettarci dal mercato di gennaio? Possiamo spendere tot soltanto se prima incassiamo tot, in termini di prestiti e svincolati l'obiettivo resta ridurre il monte ingaggi, rimasto a livelli spropositati anche per la presenza di giocatori con compensi fuori portata, in primis Conti, Barreca e Verre, senza tralasciare casi tipo La Gumina, dai quali la Sampdoria non sta peraltro ottenendo benefici a livello di goal e prestazioni. Ci servirebbero come il pane diversi rinforzi; in primis una punta centrale, dato che né De Luca, né La Gumina possono ricoprire il ruolo di riferimento offensivo in cadetteria, un difensore centrale evitando di dover adattare Murru e senza affrettare il rientro di Ferrari dal grave infortunio al ginocchio e un rinforzo di valore a centrocampo. In mediana Ricci ha rappresentato la principale delusione, Girelli ha evidenziato difficoltà alla nuova categoria, Panada ha visto pochissimo il campo, Verre avrebbe dovuto essere il valore aggiunto in grado di spaccare le partite e far svoltare la manovra blucerchiata ma a sorpresa il condizionale è rimasto tale.
Il trio composto da Yepes – Kasami – Vieira ha avuto un ruolo determinante nel filotto di successi che ci ha consentito di abbandonare le zone caldissime e illuderci che agganciarsi al treno play-off potesse riservare meno difficoltà del previsto. La perdita per infortunio dell'ex Leeds ha costituito un macigno davvero pesante, un imprevisto in parte temuto già nelle settimane precedenti, trattandosi di un calciatore reduce da lunghi periodi ai box e protagonista di un elevatissimo minutaggio negli ultimi mesi. Il suo spostamento da mezzala ha portato benefici palesi, abbiamo finalmente ammirato un centrocampista libero mentalmente, in grado di conquistare un elevato numero di palloni e portare dinamismo e fisicità, caratteristiche fondamentali per agire da diga a protezione della retroguardia. L'eventuale rafforzamento del reparto offensivo farà tutta la differenza del mondo, con l'augurio che Sebastiano Esposito, semplicemente fantastico anche per abnegazione con mille polmoni e spirito battagliero oltre alle arcinote qualità tecniche e fiuto per il goal, non sia l'unica fonte realizzativa e di fantasia, un obiettivo già più facile da raggiungere se rivedessimo presto Pedrola, l'unica luce nel buio generale più assoluto dei primi mesi stagionali. A cinque punti dai play-off e tre dai play-out ci ritroviamo in un limbo, la serie B non lascia respirare e non concede pause di riflessione, dovremo continuare a combattere in campo e farci trovare pronti per cogliere l'attimo in sede di mercato. Bastano pochi rinforzi ma solo gente sana, vogliosa e di una qualità sufficiente per avere alternative che non sfigurino rispetto ai titolari. Dai Doria!