Bazzani: "Scelto di puntare su giovani ai quali bisogna concedere il tempo di crescere. Dopo anni sento ancora il derby"

03.03.2017 00:10 di  Lidia Vivaldi   vedi letture
Bazzani: "Scelto di puntare su giovani ai quali bisogna concedere il tempo di crescere. Dopo anni sento ancora il derby"
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© foto di Federico De Luca

Durante la puntata odierna di "Blucerchiati" trasmissione in onda su Antenna Blu con la collaborazione di Sampdorianews.net, un gradito ospite è intervenuto telefonicamente per commentare il momento della Samp. Fabio Bazzani, che in carriera ha indossato entrambe le maglie, ha parlato della sfida tra i blucerchiati ed il Pescara di Zeman, soffermandosi anche sull'imminente derby di ritorno.

"Innanzitutto ci tengo a dire che, anche se da statistiche sono un doppio ex, non è paragonabile l'affetto che ho per la Sampdoria rispetto a quello per il Pescara. Quella di sabato è una partita che sulla carta non dovrebbe avere storia, perché le differenze sono davvero ampie. E' vero che il Pescara di Zeman con il Genoa ha giocato bene, ma onestamente penso più per demeriti del Genoa che per quello che l'allenatore è riuscito a dare. Non a caso domenica contro il Chievo è arrivata una nuova sconfitta. A mio parere la Samp, se non sottovaluta la partita, non dovrebbe avere difficoltà a battere il Pescara. Credo che in pochi giorni l'"effetto Zeman", per quanto possa essere riuscito a liberare la testa dei giocatori, non sia sufficiente a vincere 5-0."

Sulla vicenda di Quagliarella: "Sono rimasto abbastanza sconvolto da quello che ho letto, non posso immaginare cosa sia stato per Fabio che lo ha vissuto, ed anche andare in campo con quel fardello addosso senza poterlo esternare per via delle indagini in corso. Dico sempre che nel calcio quello che conta è la testa, e questo giocatore, le cui doti non sono mai state in discussione, ha dovuto convivere con questo peso, per cui complimenti a lui per come ha saputo gestire la situazione e fare in campo tutto quello che ha fatto. Adesso è libero di pensare solo al calcio."

Dove può trovare gli stimoli la Samp, in un campionato già virtualmente deciso? "E' una condizione che accomuna molte squadre del livello della Sampdoria, che non rischiano niente sotto l'aspetto della retrocessione ma faticano o non possono aspirare a un piazzamento europeo. Questo campionato ha favorito il crearsi di questa situazione, perché ci sono tre squadre che difficilmente riusciranno a raggiungere la quota salvezza e non mettono paura. Gli stimoli vanno trovati dentro di sé, settimana per settimana, ogni giocatore deve trovare i propri, che siano il confermarsi, meritarsi la maglia della Samp, giocare per un pubblico da onorare. L'allenatore deve lavorare su questo, chi ha fatto calcio sa che le motivazioni fanno la differenza."

Guardando oltre Samp-Pescara, si avvicina a grandi passi il derby, chi può essere il giocatore decisivo? "Credo che Muriel sia l'elemento di questa squadra che come nessun altro può cambiare la partita. Poi, ricollegandomi a quanto detto prima, il fatto che Quagliarella si sia tolto un peso e possa vivere serenamente senza i problemi al di fuori del campo è linfa positiva. Ma a livello di singoli, senza dubbio Muriel è un giocatore che, se è in forma e ha la cattiveria giusta, può fare la differenza."

Un parere sulla stagione della Samp: "Credo che stia facendo un campionato positivo, è normale che quando si ha una squadra molto giovane non si possa pretendere da subito la continuità. In più c'era un sistema di gioco completamente nuovo da assimilare, metodologie nuove date da Giampaolo, che propone un calcio molto organizzato fatto di identità, movimenti, e poco propenso all'individualismo e all'invenzione. Di conseguenza c'è bisogno di un po' di tempo per riuscire ad interpretarlo, e se non hai giocatori molto esperti e smaliziati che conoscono già certi meccanismi, bisogna avere più pazienza. Penso che alla fine la Samp farà una salvezza più che tranquilla, certo non avrà mai cullato il sogno dell'Europa durante l'anno, ma non dimentichiamo che la scelta è stata di puntare su giovani molto bravi a cui però bisogna concedere il tempo di sbagliare, imparare e crescere."

Sampdorianews.net chiede un'opinione su Valerio Verre, tesserato dalla Samp a genaio ma lasciato ancora a maturare a Pescara: "La fortuna dei giocatori, soprattutto di quelli giovani, sta anche nel trovare il contesto giusto per poter mettere in luce le proprie qualità e riuscire a dimostrare di essere da Serie A. Come l'anno scorso il Pescara facendo bene in Serie B ha esaltato tanti singoli, è normale che quest'anno per un singolo emergere non sia facile. Penso che il rendimento dei giocatori del Pescara quest'anno sia da prendere un po' con le pinze, perché è una stagione talmente negativa, con tanti episodi paradossali, che un giocatore difficilmente riesce a mettere in mostra le sue qualità."

Chiosa finale sul derby: "Sembra una frase fatta ma dopo tanti anni ancora non me ne perdo uno, li vivo tutti alla stessa maniera e mi sembra quasi di giocarli. Li sento ancora, li vivo. Per me il derby è una partita diversa, e ho sempre criticato quelli che dicevano che vale tre punti come le altre. Me lo gusterò da qui sperando in un bel risultato della Samp. Il mio bilancio da giocatore? Li ho vinti tutti, nell'anno del tre su tre".