ESCLUSIVA SN - Bazzani: "Sampdoria contro Bologna ha dimostrato ne può uscire"
La sconfitta contro il Bologna, la preoccupante posizione di classifica della Sampdoria e la conferma di Roberto D'Aversa. Diversi gli argomenti trattati con piacere da Sampdorianews.net in esclusiva con Fabio Bazzani.
Fabio, commentiamo la prestazione di domenica scorsa. "Sinceramente con il Bologna non ho visto una prestazione come quella ad esempio contro il Toro. La Sampdoria è stata semplicemente poco cinica e ha trovato una squadra come il Bologna che in questo momento gode di una grande condizione e tanta fiducia che ha fatto pagare alla Samp ogni minima leggerezza. Certamente il risultato è stato pesante per la situazione di classifica in cui versa la Sampdoria, ma secondo me la partita con il Bologna in se stessa non è stata negativa".
La decisione della società di proseguire con Roberto D'Aversa. "Evidentemente la società ha visto che ci sono problemi, ma ha giudicato la partita col Bologna per quello che è stata, in cui la squadra non ha sfigurato. È stata infatti una gara che non ha visto una Samp sfilacciata, ma soprattutto delle imprecisioni sotto porta. La scelta di continuare con D’Aversa deve però responsabilizzare tutti ad acquisire continuità".
L'involuzione della Sampdoria rispetto alle prime gare. "In effetti la squadra è andata un po’ spegnendosi gradatamente perdendo la fiducia. A mio giudizio si deve cercare il vestito migliore per questa Sampdoria. Anche nelle partite precedenti avevamo visto meno tiri in porta e tanti gol subiti. Di certo non è facile. La squadra, come si dice in gergo, si è un po’ persa. Ci vorrebbe ora la classica vittoria scaccia crisi per ridare fiducia al gruppo. La prestazione col Bologna, ripeto, ha fatto però vedere che la Samp non è lontana dal poter recuperare".
La Sampdoria si è spesso aggrappata ad Antonio Candreva. Mancano i goal di Francesco Caputo e in particolare di Fabio Quagliarella e Manolo Gabbiadini. "Candreva risulta in questo momento il giocatore più importante, anche senza considerare i suoi trascorsi sportivi. È un giocatore che ti consente di utilizzarlo in diversi ruoli, nel 4-4-2, anche a piede invertito, e nel 4-3-3. Ti consente di cambiare modulo a partita in corso. È forte nell’uno contro uno e nei cross. Il problema però è quello di trovare quali attaccanti schierare tra quelli disponibili. Credo che la questione si giochi proprio sulla scelta degli attaccanti giusti tra quelli in rosa".
L'esperienza di Ranieri aveva consentito alla Sampdoria di raccogliere 91 punti totali nella sua gestione, soprattutto grazie all'equilibrio tra difesa e centrocampo. "Ranieri aveva trovato l’equilibrio di squadra, soprattutto aveva calibrato le giuste gerarchie. Tutti sapevano quale era il proprio ruolo. Mi pare di ricordare che una volta anche Candreva non fu convocato. Occorrerebbero forse le idee chiare circa le gerarchie. C’è però anche da dire che attualmente alla Sampdoria manca un tassello importantissimo che è Damsgaard".
Sono circolati tanti nomi, da Giampaolo a Iachini, da Pirlo a Maran e Liverani. Recentemente in serie A abbiamo visto rendimenti opposti con il cambio del tecnico. "È costume italiano quello di dare una sterzata con il cambio dell’allenatore. Ma voglio ripetere che la prestazione fornita contro il Bologna non ha dato l’impressione di una squadra allo sbando. Non è stata come ad esempio la gara contro il Torino, in cui è mancata l’anima. Con questi presupposti la conferma di D’Aversa ci può stare, perché la squadra ha dimostrato che ne può uscire. Non sempre infatti il cambio di tecnico rappresenta la condizione migliore: guardiamo ad esempio il Cagliari, con Mazzarri che non è certo l’ultimo arrivato. Certamente se i risultati non arrivassero, allora bisognerà fare qualcosa".
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