ESCLUSIVA SN - "Dado Blucerchiato": "Giampaolo motivatore e profondo conoscitore di calcio. Chievo avversario rognoso"
La Sampdoria contro la Lazio, a prescindere dal fatto di avere regalato un tempo ad un avversario che a mio giudizio sta dimostrando di essere una delle compagini più forti del campionato, ha dimostrato di potersela giocare veramente contro qualunque squadra. I biancocelesti non ci hanno certo messo sotto.
A Marassi è stata una partita strana in cui in alcune fasi è emersa anche un po’ di ingenuità da parte di qualche nostro giovane, ma ha comunque confermato come lo standard delle prestazioni dei blucerchiati quest’anno sia di ottimo livello.
Dobbiamo accettare questa stagione come l’opportunità per consentire la crescita ai nostri giovani, ovvero l’occasione di mettersi in luce, come d’altronde stanno facendo molto bene. Mai come quest’anno abbiamo avuto la possibilità di scegliere tra calciatori di sicuro valore.
Mi ricollego in questo ad un discorso diffuso tra i tifosi circa il dualismo tra Viviano e Puggioni. Per una volta che anche la Sampdoria gode di problemi di abbondanza non mi pare prudente insinuare distrazioni a quella che dovrebbe essere una certezza: abbiamo due grandi portieri, tra i quali uno, Viviano è titolare, e l’altro Puggioni, il quale, con la sua affidabilità, capacità e amore per i colori, è un grande patrimonio dello spogliatoio e della squadra.
E tutto il discorso fin qui fatto riconduce a Giampaolo. Non può essere un caso che tutti i subentranti, si chiamino Puggioni, Schick o Bruno Fernandes o altri ancora, scendano in campo con la voglia di vincere. Il merito a mio giudizio è appunto dell’allenatore: un motivatore e un profondo conoscitore di calcio e dei calciatori.
Il futuro ora si chiama Chievo: una squadra ostica, che definirei sotto il profilo sportivo un avversario rognoso. Tutti gli anni il Chievo, qualunque guida tecnica abbia, dà fastidio a chiunque col suo gioco fisico che ti induce a giocare male.
Per i giovani della Samp questo potrebbe essere un problema, a meno che non venga confermata anche a Verona la continuità dell’acquisita mentalità e identità di gioco che l’allenatore ha dato alla Sampdoria. In questo caso, e il cerchio si chiude con quello a cui ho accennato prima, ce la giochiamo contro tutti.
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