ESCLUSIVA SN - "Dado Blucerchiato: "Ora Verona e un trittico di spareggi. Società ha mantenuto la parola sul mercato, restiamo ottimisti"
Siamo alla vigilia di una serie di 4 partite che dal punto di vista della classifica potrebbero significare molto per la Sampdoria.
In primis la gara in casa contro i gemellati del Verona e poi un trittico che ha il sapore degli spareggi per il 6° posto. Tradotto in nomi avremo Milan, Udinese e Atalanta in successione. Verrebbe da dire che per questa bella Samp di Giampaolo gli esami non finiscono mai. Il lato positivo della vicenda è che la squadra sembra dare l’impressione di potersela giocare veramente con tutte.
L’ultima partita contro il Torino ha dimostrato che i blucerchiati sanno anche diventare compagine concreta. Di fronte ad un avversario ostico nel gioco e che non permette neppure agli avversari di giocare, i ragazzi di Giampaolo hanno tutto sommato mosso la classifica. E sappiamo bene che partite “antipatiche” come stava rischiando di diventare quella contro i granata, in alcune occasioni si possono anche perdere.
Un’altra nota positiva esce dal mercato. La società ha mantenuto la parola data e nessun “pezzo da novanta” ha lasciato la rosa. Un po’ di rammarico resta per Puggioni. In un ambiente come il calcio, in cui l’attaccamento alla maglia si vede sempre più raramente, avere in squadra un portiere-tifoso è certamente una bella garanzia. Puggioni lascia ai Sampdoriani un ricordo indelebile.
E parlando di mercato la mente corre inevitabilmente sul futuro. La notizia della solida possibilità di perdere Strinic sarà il viatico ad un mercato estivo che da tifoso affronto con un certo timore. Le variabili che interferiscono sono molte. Si va dalle legittime aspirazioni di ragazzi prodigio, che ambiscono a panorami internazionali alle offerte di un mercato che a tratti pare impazzire nel formulare cifre che oggettivamente per società come quella di Corte Lambruschini sono irrinunciabili. Passando, e scusate se è poco, dalle nuove regole che impongono una rosa di 25 giocatori, 8 dei quali cresciuti in Italia. Insomma la questione non è semplice e non sempre ci si può affidare alle esigenze tecniche o al cuore.
Detto questo ritengo che nonostante le mille tentazioni a cui i responsabili di mercato blucerchiati saranno sottoposti, si saprà evitare di smontare un "giocattolo” così bello come quello che il mister ha saputo plasmare. Aspettiamoci di dovere salutare qualcuno, ma restiamo ottimisti su quanto la società saprà fare. In definitiva finora i fatti testimoniano a favore.
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