La strada da cui ripartire. Auguri a Lollo De Silvestri
Quando una stagione non va come ci si sarebbe aspettato, è facile cercare capri espiatori o lasciarsi trasportare dai sentimenti negativi, dall'amarezza e dalla rabbia. La ricetta vincente per ripartire, però, è non crogiolarsi nell'amarezza e nella dietrologia, ma guardare avanti, fare tesoro degli errori di valutazione commessi (e vale per tutte le componenti, dalla dirigenza, al tecnico, alla rosa) e ricominciare a costruire un futuro che possa regalare maggiori soddisfazioni, e soprattutto minori brividi, ai propri tifosi.
Ripartire significa anche soppesare le scelte, riponendo la propria fiducia in quei giocatori che raramente hanno deluso e che hanno dato prova di determinazione, spirito di sacrificio e volontà di compattare il gruppo nei momenti difficili. Trovare dei leader non è semplice, ma un nome in particolare da cui ripartire – oltre a Emiliano Viviano, che ha salvato la Samp a furia di interventi decisivi e rigori neutralizzati – è quello di colui che compie gli anni quest'oggi: Lorenzo De Silvestri.
Non aver potuto contare sul difensore romano all'inizio del campionato non ha certamente favorito la Sampdoria, che nelle scorse stagioni ha potuto contare su un giocatore roccioso, dalle doti atletiche eccellenti, capace di difendere e di spingere sulla fascia di competenza e che fuori dal campo e di fronte ai media ha sempre mantenuto un atteggiamento misurato, soppesando le parole e dimostrando personalità e maturità.
Dopo circa cinque mesi di stop dovuti all'infortunio al ginocchio rimediato con la maglia della Nazionale (lesione del crociato anteriore e del menisco esterno del ginocchio destro), De Silvestri è tornato in campo lo scorso novembre nella partita con la Fiorentina. Gradatamente, ha ritrovato la condizione e ha cercato di inserirsi negli schemi di Vincenzo Montella, lavorando sodo anche per ritrovare la maglia azzurra.
Buon compleanno, Lollo, con l'augurio di non abbattersi mai, ma credere sempre in te stesso e nei tuoi sogni. Perché anche quando la strada si fa impervia, il sentiero possiamo crearlo noi. E lasciare la nostra traccia lungo il cammino.