L’uomo dietro al calciatore. Auguri a Emiliano Viviano
Il mese di dicembre si apre con un compleanno speciale: quello del numero due blucerchiato Emiliano Viviano. 32 candeline da spegnere con la sua famiglia, intesa non soltanto in senso letterale, ma anche come “famiglia blucerchiata”, visto che si tratta di uno dei giocatori che i tifosi stimano maggiormente. Una stima che deriva dal suo rapporto speciale con la Sampdoria e un feeling scattato subito con l’ambiente blucerchiato, lo spirito che esso incarna e la città della Lanterna.
Dopo essersi sottoposto ad un intervento al ginocchio al termine della scorsa stagione, Emiliano ha lavorato duramente per cercare di recuperare la piena condizione fisica. Durante la sua assenza ha lasciato la porta blucerchiata in buone mani, quelle del collega Christian Puggioni, che lo ha sostituito con grande professionalità e ottime prestazioni. Ad iter riabilitativo completato, è tornato a calcare il rettangolo verde e a regalare emozioni ai tifosi, che non mancano mai di fargli sentire tutto il calore della Sud.
Oltre al professionista, in questi anni abbiamo imparato ad apprezzare e stimare anche l’uomo: persona generosa e discreta, i cui gesti di solidarietà spesso vengono poco pubblicizzati per scelta, perché chi fa davvero del bene ama farlo lontano dai riflettori. Un ragazzo che al termine del derby ha scelto di non festeggiare con i compagni la vittoria per correre in ospedale insieme al medico blucerchiato, Antonio Baldari, e stare vicino al tifoso e amico Massimiliano De Andreis, caduto dalla balaustra; lo stesso ragazzo che ha allietato le giornate di un bimbo gravemente malato e si è prodigato insieme alla moglie, Manuela Tosini, per aiutare la popolazione di Amatrice colpita dal terremoto.
Oggi facciamo gli auguri al portiere blucerchiato, ma li rivolgiamo anche all’uomo dietro al calciatore, perché spesso ci si sofferma all’apparenza, pensando soltanto alla vita dorata di chi gioca in Serie A, senza scavare più a fondo e perdendo così l’occasione di apprezzarne le qualità fuori dal campo. "Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore", diceva Albert Einstein. Nel caso di Emiliano Viviano, il cammino è stato parallelo e il successo non ha intaccato i valori, regalando ai tifosi sampdoriani un ottimo professionista, ma anche un uomo degno di stima.