Una parabola ascendente. Auguri a Milan Skriniar
“Continua a piantare i tuoi semi, perché non saprai mai quali cresceranno, forse lo faranno tutti”. Prendiamo in prestito le parole di Albert Einstein per introdurre il secondo compleanno di oggi, quello di Milan Skriniar, uno dei giocatori blucerchiati che sono cresciuti maggiormente in termini di rendimento nella stagione in corso.
L'evoluzione del difensore slovacco è stata costante e ha gradatamente trasformato i detrattori in estimatori. Probabilmente lo stesso Skriniar non si aspettava un campionato vissuto da protagonista, visto che la scorsa estate la coppia titolare inizialmente prevista avrebbe dovuto essere formata da Silvestre e Castan e, dopo l'estemporanea partenza del brasiliano, dall'argentino insieme a Vasco Regini. Le defezioni nel reparto difensivo e la conseguente scelta di Marco Giampaolo di spostare il capitano blucerchiato sulla fascia sinistra hanno spianato la strada a Skriniar, che nel giro di poche settimane si è trovato a dover guidare il pacchetto arretrato assimilando una tipologia di gioco molto diversa rispetto a quella vista lo scorso campionato.
Sincronismi e meccanismi non semplici da trovare, che andavano perfezionati partita dopo partita. Dalla tattica del fuorigioco, passando per l'impostazione dell'azione a partire dalle retrovie e dal baricentro alto da mantenere per lunghi tratti del match. La giovane età ha portato a qualche incertezza che talvolta ha avuto peso sul risultato, insinuando dubbi su quanto Skriniar potesse essere maturo per una simile responsabilità. Interrogativi che sono stati dissipati da una serie di prestazioni decisamente positive e brillanti, che hanno messo in luce tutte le qualità che gli osservatori blucerchiati avevano prontamente ravvisato in lui.
Oltre all'abilità nel gioco aereo, il centrale ha dato prova di maturazione nella lettura dell'azione e di conseguenza dei tempi d'intervento, sventando diverse minacce nell'area blucerchiata e assumendosi inoltre responsabilità quando si tratta di dover giocare la palla. Una crescita notevole per l'ex giocatore dello Žilina, che compie oggi appena ventidue anni.
Un anno solare appena compiuto in Serie A, caratterizzato da una parabola ascendente che ha sorpreso gli scettici, regalando alla Sampdoria uno dei giovani difensori più interessanti in prospettiva. Certamente per parlare di consacrazione dovremo attendere almeno ancora una stagione, ma il percorso intrapreso lascia presagire un orizzonte denso di soddisfazioni. La storia di Milan Skriniar ci insegna ancora una volta che con i giovani occorre pazienza e investirli di responsabilità per poi attribuirgli troppe colpe nei periodi critici non è mai la strada giusta, perché sentire di appartenere a qualcosa o qualcuno spesso aiuta a crescere e il calore dei tifosi blucerchiati è il raggio di sole capace di trasformare il seme in una pianta rigogliosa.