Pagellone Sampdoria: difesa da film horror, Djuricic non pervenuto, si salvano Leris e Ravaglia
Ravaglia 6: incolpevole sui goal subiti, frutto di prodezze (Castrovilli), conclusioni potenti sporcate da deviazioni, contropiedi e libertà concessi da una Samp ormai in disarmo; qualche sbavatura nei disimpegni. Limita il passivo, già notevole, con alcuni interventi tempestivi nella ripresa.
Amione 4,5: la difesa a tre blucerchiata soffre la qualità e l'organizzazione di gioco della Fiorentina. Guarda la palla e perde di vista l'uomo in più di un'occasione e ha responsabilità su alcuni dei palloni che si insaccano alle spalle di Ravaglia: non va a chiudere su Castrovilli che firma l'1-0 indisturbato, si fa saltare da Jovic nell'azione del 3-0 ed è in costante sofferenza.
Oikonomou 5: resiste poco più di un tempo prima di arrendersi a un problema fisico. Poca intesa con i compagni di reparto, manca nella retroguardia blucerchiata un elemento in grado di dare sicurezza. Se la cava meglio nel gioco aereo.
(dal 59' Murillo 4,5: rileva l'infortunato Oikonomou e prova a opporsi, con scarsi risultati, all'assedio viola del secondo tempo. Ha difficoltà a leggere i movimenti degli attaccanti viola ed è tra i colpevoli nell'azione del 2-0).
Gunter 4,5: la Fiorentina fa ciò che vuole nell'area di rigore blucerchiata. La rete di Duncan beneficia di una sua mancata chiusura su Jovic, che serve l'assist, in corresponsabilità con Amione.
Augello 4,5: nella prima mezz'ora riesce ad affacciarsi nella metacampo dei padroni di casa, mette in mezzo una palla pericolosa al 27', ma non trova compagni ben appostati in area per il tap-in. Dopo il vantaggio viola la Samp si schiaccia nella propria metacampo ed è spesso fuori posizione, in ritardo e a corto di fiato. Tutto troppo facile dalle sue parti per Dodò.
Rincon 5: inghiottito nella spirale di amnesia totale doriana nel secondo tempo, non riesce a opporsi con efficacia alle sortite dei padroni di casa. Manca la sostanza che di solito mette in campo e l'equilibrio dell'assetto viene meno.
Winks 4,5: nel primo tempo lui e Rincon cercano di ripiegare per aiutare la difesa quando la Fiorentina spinge, ma nella ripresa i viola accelerano e si ritrova a rincorrere. Il metronomo oggi non è funzionante.
Leris 6: Stankovic lo schiera sulla trequarti, con il compito di andare a uomo su Amrabat quando è la Fiorentina ad avere il possesso palla e di svariare per allargare le maglie difensive viola quando sono i blucerchiati a provare a pungere. Non gli riesce sempre con efficacia, ma ha il merito di provare a vivacizzare la manovra. Ci mette impegno e prova ad andare alla conclusione. Esce per infortunio.
(dal 32' Djuricic 4: entra al posto di Leris, ma se non fosse per il tabellino la sua presenza in campo si sarebbe notata a malapena. La sua partita dura poco più di mezz'ora. Evanescente e quest'anno non è certo la prima volta).
(dal 73' Cuisance 4,5: il suo ingresso al posto di Djuricic non dà né equilibrio né vivacità a una Samp ormai inerme).
Zanoli 4,5: fatica e ha la peggio nel duello in velocità con Sottil e compagni, che spesso gli sfuggono e mettono in mezzo con eccessiva facilità.
Gabbiadini 4,5: una sola triangolazione con Lammers (nel primo tempo, non finalizzata dall'ex nerazzurro, che non inquadra lo specchio), poi il nulla.
(dal 73' Jesé 5: non tocca praticamente palla, è dominio viola e la Samp non riesce a uscire dalla propria area).
Lammers 4,5: spreca un buon assist di Gabbiadini al 12'; non riesce a far salire la squadra, difetta nel controllo palla e non detta il passaggio ai compagni.
(dal 73' Sabiri 4,5: non cambia il passo della Samp e la Fiorentina va a nozze con il centrocampo leggero e sfilacciato della ripresa).
All. Stankovic 4: un 5-0 che non ammette repliche né scusanti perché, al di là di un avvio di gara in equilibrio, la Samp nella ripresa si scioglie come neve al sole: apatica, disorganizzata, schiacciata nella propria area di rigore da una squadra che la surclassa sotto tutti i punti di vista. La difesa a tre crolla, il centrocampo non fa filtro, gli attaccanti vagano pigramente senza ricevere palloni giocabili, i subentrati non entrano in partita. Una sconfitta non dignitosa, una prestazione tra le più negative di una stagione nefasta. Non ci si aspettavano miracoli da lui (con una situazione come quella blucerchiata, nessuno probabilmente sarebbe riuscito a compierli), ma dal punto di vista dell'orgoglio e della mentalità, oltre che dell'organizzazione tattica, qualcosa in più andava fatto.