SAMPDORIA CON IL CUORE FINO ALLA VITTORIA - Houston, abbiamo un portiere
Faccio una fatica terribile a scrivere queste righe. Il mese passato è stato un misto tra “Caccia ad ottobre rosso” ed una commedia natalizia. Fate voi quella che preferite.
Innanzitutto, si va a Palermo con Silvestri in porta, Venuti, Romagnoli, Riccio e Ioannou in difesa. Tre minuti, rottura del tendine d’Achille per Romagnoli, dentro il redivivo Ferrari. Partita sontuosa, ci crediamo tutti che sia tornato ai livelli pre infortuni di massa. Silvestri para tutto, il fortino regge. Usciamo indenni dal Barbera, che è sempre una notizia.
Arriva il Catanzaro. Gol presi: tre, tutti firmati Iemmello. Ferrari non ne prende mezza, provoca anche il rigore del pareggio. Linea a quattro, con: Venuti, Ferrari, Riccio, Ioannou.
Andiamo a Reggio Emilia, con un tempo da lupi, sempre la stessa difesa, ma Vismara in porta. De profundiis di Sottil, cinque fischioni presi, Ferrari infortunato, difesa inguardabile e ingestibile.
Salutiamo mister Sottil ed accogliamo mister Semplici, con lo Spezia alle porte. Pensiamo di prenderne un paio, perché gli aquilotti vanno come treni. Invece, il curatore toscano, zitto zitto, sceglie Ghidotti tra i pali, Venuti, Meulensteen e Riccio centrali, con l’olandese che va a raddoppiare a turno, si stacca dietro o davanti, come un libero post litteram. Ghidotti prende anche le mosche, con tre parate irreali negli ultimi otto minuti, e la scampiamo.
A Cremona, solo il piedino malizioso di Riccio sul sinistro secco di Vazquez, fa si che la palla si allarghi quel tanto per non essere più nella traiettoria della mano di Ghidotti, perché altrimenti, si sarebbe andati sul secondo 8 in pagella consecutivo. Grandissime parate su Bonazzoli per due volte e su Vazquez, che hanno salvato il risultato.
Stop. Mi prendo un attimo. Con tutto quello che abbiamo passato, sapere che hai un portiere affidabile è un angolo caldo e asciutto dove rifugiarti, visto questo inverno. Come ha detto Semplici, la scelta è stata fatta. E’ lui il titolare. Per ora, paga. Comanda, grida, para. Esce, si prende responsabilità. Continuo a pensare che Silvestri sia forte, ma questo Ghidotti è una bella sicurezza che nessuno si aspettava e che, potrebbe far anche dire che la prima vertebra della famosa spina dorsale ce l’abbiamo.
La difesa a tre, invece, regala più compattezza e più agilità nel muoversi della linea. Va rifinita, specie con l’apporto dei quinti di centrocampo, perché nel primo tempo di Cremona, per esempio, Depaoli lasciava troppo solo Zanimacchia e Venuti si trovava tra due fuochi. Da rivedere questa catena, quando tornerà Bereszynski, che manca come il pane. Capitolo terzo di difesa: Beres era entrato nei meccanismi, Venuti non sembra proprio a suo agio, le alternative sono ai box, Vulikic pare sia un volitivo rincalzo, ma nient’altro. Veroli ha rifatto capolino nella difesa blucerchiata a Roma, dopo lo spezzone col Bari, diciamo che deve ancora rodarsi e continuo a pensarlo come il primo acquisto di gennaio.
Insomma, Semplici pare che abbia impostato l’ascissa sul “primo non prenderle”. Per ora, ha dimostrato una cosa, che se la voglia e l’attenzione sono queste, miste ad un portiere in forma, può anche funzionare. Quanto dura se non si alza la qualità, anche perché Ferrari torna tra un mese abbondante e Romagnoli ha già praticamente finito la stagione? Sul mercato bisogna andare, quantomeno a sopperire numericamente alle assenze e ragionare molto bene sull'ordinata, fondamentale per trovarsi in un certo punto a giugno, che io spero tanto sia tra A e B, senza dover scomodare altri punti ulteriori, che, nostro vanto, non abbiamo mai toccato nella nostra Storia. Adesso i "paletti" non ci sono più, quindi che tutti giochino a carte scoperte gentilmente. E, come direbbe un grande Direttore, vincete, ragazzi, che noi lì ci saremo.