ESCLUSIVA SN - Serbia, Zivkovic: "Passato e presente Sampdoria, Mihajlovic, Djuricic"
Passato, presente e futuro della Sampdoria. Molti i temi trattati da Bratislav Zivkovic, ex giocatore blucerchiato e attuale Vice Ct della Nazionale della Serbia, in esclusiva ai microfoni di Sampdorianews.net:
La tormentata stagione 2001 - 2002 quando la Sampdoria rischiò seriamente la retrocessione in serie C1 e la disfatta societaria. "Sono passati oltre vent'anni ma ricordo ancora bene quel campionato. Eravamo una squadra partita per salire in A e invece ci siamo salvati alla penultima giornata. Alla fine la storia terminò ovunque nel migliore dei modi, con il passaggio della società a Riccardo Garrone. Quando giochi, sei già in difficoltà in campo e senti quella situazione societaria, ti senti solo, lasciato al tuo destino, provi un vuoto, anche se da professionista continui a dare tutto quello che hai dentro. Con grandissima fatica vincemmo con Messina, Como e Vicenza e arrivò la salvezza".
La retrocessione della Sampdoria 2022 - 2023. "Ad inizio quando le cose non giravano per il verso giusto con Giampaolo, pensavo si trattasse soltanto di un inizio complicato e mi aspettavo una ripresa nel giro di poco tempo, anche se già la scorsa stagione era stata tribolata. Si è deciso l'esonero di Giampaolo ed è arrivato Stankovic. Fino alla pausa del Mondiale le cose non sono cambiate, la squadra dava la sensazione di non avere forza ed energie, faceva tantissima fatica. Dopo il ritiro in Turchia e la nuova preparazione, si è riaccesa la speranza e ci sono stati segnali positivi con il successo contro il Sassuolo. Ad Empoli tanta sfortuna e un rigore non dato alla fine, poi è arrivato il pareggio con il Monza, ero talmente incazzato che stavo per spaccare la tv. Quando le cose iniziano ad andar male, sono stagioni segnate. Dopo il k.o. casalingo con la Cremonese, la squadra ha fatto cadere lo spirito".
L'immensa tifoseria blucerchiata. "Avendo indossato la maglia della Sampdoria sono ben consapevole di aver giocato per una tra le più grandi squadre in Italia. È una tifoseria che ama la squadra e il proprio club, anche quest'anno hanno dato tutto, soprattutto tra le difficoltà. Sono orgoglioso nel sentirmi uno di voi, da lontano ho provato a trasmettere energie positive, mi sento Sampdoriano. Spesso mi sentivo con Nenad oltre a quanto vedevo in tv e di persona quando sono venuto a Firenze. Saluto ogni tifoso blucerchiato con grosso affetto".
Scampato il pericolo fallimento, una gioia incontenibile al termine di un'annata maledetta. "Mi sentivo che non potesse accadere il peggio, fino alla fine ero convinto che non fosse possibile il fallimento della Sampdoria, ogni giorno mi aspettavo l'arrivo di qualcuno che la salvasse. I blucerchiati hanno sofferto troppo in questi ultimi anni, con una società non ci si può comportare così. Sarà anche business, ma non si possono sacrificare in questo modo un club, una storia e una tifoseria. Era una situazione che andava risolta prima, mi incazzavo quando vedevo come la Sampdoria veniva trattata da qualcuno che ha ceduto pochi giorni fa. Con la nuova proprietà auguro alla Sampdoria di poter tornare subito in serie A e ottenere le soddisfazioni che la sua maglia e la tifoseria meritano, perchè sono uniche".
Filip Djuricic tra le principali delusioni stagionali nella Sampdoria. "Djuricic resta un grandissimo giocatore anche per la Nazionale della Serbia. Questo è stato un campionato difficile per tutta la Sampdoria, anche noi ci aspettavamo molto più da lui, ci ho parlato spesso, anche con il mio amico Nenad Sakic. Pensavamo potesse dare di più, anche lui ne è consapevole e non è contento della sua stagione, dentro ha sofferto. È un giocatore di classe, può fare grandi cose ma quest'anno non è riuscito a farle vedere, giustamente i tifosi sono delusi da lui e da tutta la squadra. Anche ai giocatori, nonostante non siano coloro che lavorano da mattino alla sera per arrivare alla fine del mese, può capitare talvolta di sentire pressione anche se l'ambiente della Sampdoria è fantastico. Stojkovic continua ad avere fiducia in lui, in Nazionale ha fatto bene, per noi è un giocatore di esperienza e qualità, mi dispiace che quest'anno abbia dimostrato poco o nulla. Lo sa anche lui, abbiamo un bellissimo rapporto, lo stimo molto".
È stata un'annata terribile, segnata dalle scomparse di Sinisa Mihajlovic e Gianluca Vialli. "Se ne sono andati due grandi uomini nella vita e campioni anche in campo, due autentici guerrieri. Non ho avuto la fortuna di conoscere personalmente Vialli ma so tutto di lui, di cosa ha fatto alla Sampdoria e in ogni altra squadra. Avevo un grande rapporto con Sinisa, siamo stati insieme alla Vojvodina, era un grande fratello. Quando allenava era lo stesso di quando giocava. La malattia non guarda in faccia nessuno, ha lottato come un guerriero fino alla fine".
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