ESCLUSIVA SN - Yepes: "A Modena obiettivo fare bottino pieno. Grande mano da Tufano"

A pochi giorni dalla trasferta di Modena, dove la Sampdoria sarà chiamata a ripetere la prestazione convincente di sabato scorso a Marassi, il centrocampista catalano Gerard Yepes Laut ha parlato in esclusiva a Sampdorianews.net per commentare l'attualità blucerchiata e il suo legame con l'ambiente doriano.

A livello di Primavera non sono mancati numerosi complimenti e qualche paragone ambizioso nei tuoi confronti. Come valuti il tuo percorso di crescita? "Riguardo a questa domanda mi farebbe piacere sottolineare il nome di mister Tufano: grazie a lui sono diventato il giocatore che sono oggi. Mi ha preso da quando avevo 15 anni e tutto il percorso nel settore giovanile della Samp l'ho fatto con lui. Mi ha preso quasi come un figlio, e io ripagavo tutta la sua fiducia sia negli allenamenti che in campo. Lui mi ha dato una grande mano, ancora oggi lo chiamo spesso, non posso altro che ringraziarlo. Io mi sono trovato molto bene fin da quando sono arrivato, è stato anche facile, per fortuna, adattarmi qui alla Sampdoria. Sono andato in convitto e mi hanno subito accolto molto bene, lo stesso vale per i compagni in campo, e sotto questo aspetto è stato tutto molto facile. Con la Primavera siamo riusciti ad arrivare primi in classifica nella regular season il primo anno, perdendo poi la semifinale Scudetto contro l'Atalanta, mentre il secondo anno, quando io mi alternavo tra Primavera e prima squadra, ci siamo qualificati per i play-off, e siamo usciti contro il Cagliari in una partita che avremmo potuto vincere. E' stata un'esperienza positiva, merito della squadra e in gran parte anche di mister Tufano e del suo staff."

Nonostante la tua giovane età, tu sei uno dei 'veterani' di questo gruppo, per la tua lunga militanza con i colori blucerchiati. Come vivi questo tuo duplice ruolo all'interno della squadra? "E' una situazione un po' strana che con i miei 21 anni io sia uno dei più 'vecchi' nella squadra a vestire questi colori. Con tutti i cambiamenti che ci sono stati, sono arrivati tanti giocatori nuovi, ma abbiamo anche 4-5 giocatori più grandi che hanno indossato la maglia della Samp per diversi anni, quindi abbiamo dei riferimenti, e anche tra i nuovi c'è qualcuno che fa da leader e si fa seguire dai compagni. Io porto questo ruolo con tanto orgoglio, questo sentirmi il 'giovane vecchio'."

Sabato faremo visita al Modena, terzo in classifica. Una trasferta molto complicata, ma anche l'occasione per cercare continuità e portare a casa punti pesanti come già successo a Cremona e a Parma e riscattare la rocambolesca sconfitta di Bolzano.
"Noi dobbiamo andare là per vincere, il nostro obiettivo deve essere quello di fare bottino pieno, tornare a casa con la seconda vittoria di fila, che ci darebbe tanta autostima e tanta forza, in modo da affrontare la sosta per le nazionali con più calma ed essere pronti per la prossima partita. Poi, ovviamente, la partita avrà il suo corso, ma il nostro obiettivo saranno i 3 punti, andare a Modena per vincere."

Hai dimostrato attaccamento a questi colori anche nei momenti più bui dello scorso anno, dedicando un bel pensiero, un augurio di rinascita, alla Sampdoria e alla Gradinata Sud nel giorno della retrocessione. Questo testimonia il tuo legame anche con la tifoseria. "Come dicevo prima, quando sono arrivato alla Samp a 15 anni io ero uno che andava allo stadio a vederla giocare. Per me l'attaccamento a questa famiglia è molto importante, anche nella famiglia della mia ragazza, che è di Genova, sono tutti Sampdoriani, quindi è come avere la Sampdoria in casa... Mi sento uno di loro, poi quando scendo in campo devo saper gestire la parte professionale e separarla da quella del tifoso, ma non dimentico che sono uno che faceva il tifo per la Samp, lo faccio ancora e lo farò anche nel futuro".

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