ESCLUSIVA SN - Sampdoria, Berni: "Seba Esposito non si è mai fermato. È un diamante grezzo"
Sebastiano Esposito è uno dei rinforzi che la Sampdoria si è assicurata per il reparto offensivo. Per analizzare al meglio le caratteristiche del classe 2002, Sampdorianews.net ha intervistato Tommaso Berni, compagno di squadra di Esposito all'Inter ed ex blucerchiato.
I tuoi ricordi come ragazzo e calciatore di Sebastiano Esposito arrivato in prima squadra all'Inter dopo il tempo trascorso in prima squadra. "Quando era in Primavera Seba si era aggregato diverse volte con noi in prima squadra. Si è dimostrato molto disponibile, molto umile, ma anche con una grande personalità. Negli allenamenti si vedeva che provava, non aveva paura di rischiare nonostante fosse in una squadra importante come l'Inter già da ragazzino. Sinceramente ci siamo trovati molto bene con lui, è un ragazzo spiritoso, simpatico ma con la testa sulle spalle. Una persona sicuramente positiva".
Esperienze in prestito in club italiani ed esteri oltre alle presenze nelle nazionali giovanili. Come valuti finora il suo percorso di crescita e il rendimento realizzativo. "Ha avuto la possibilità di girare tanto e secondo me è stato importante. Tutto aiuta e tutto fa crescere. Le sue esperienze sono state positive, ogni anno è sempre andato un passo in avanti, non sì mai fermato, questo è l'aspetto più importante. Gli ho sempre consigliato di non accontentarsi mai, se si hanno testa e voglia ci sono sempre margini di miglioramento, anche quando si hanno trentasette anni".
A Bari in diverse occasioni ha mostrato qualità importanti, tanto da diventare un obiettivo di mercato anche in serie A. In una piazza calda ha dimostrato carattere e personalità, caratteristiche non semplici da riscontrare in ragazzi della sua età. "Esatto, a Bari ha cominciato a trovare la propria dimensione, ha fatto molto bene. I colpi li ha sempre avuti, per chiunque l'importante è riuscire a dare continuità. A tanti ragazzi dicevo che la cosa più difficile non è fare una buona stagione in serie A ma rimanerci quindici anni a grandissimi livelli. Per riuscirci servono una grande dedizione e una grande testa, Seba le possiede. Sono contento che a Bari si sia ben disimpegnato, gli manca ancora la consacrazione, trovare quel punto dove tutte le sue qualità, la sua voglia, l'agonismo e la professionalità vengano fuori nel migliore dei modi".
La Sampdoria lo ha scelto come rinforzo per la stagione in cadetteria. A tuo parere i suoi punti di forza e dove può ulteriormente migliorare? "Secondo me la Sampdoria ha fatto un ottimo acquisto, conosco Seba da moltissimi punti di vista. Ha grandissimi margini di crescita, possiede grande qualità, può fare molto bene. E' un attaccante che calcia benissimo con entrambi i piedi, è dotato di visione di gioco e tecnica importanti. Chiunque deve essere aperto, completo, per chiunque i punti di miglioramento possono essere tutti e devono diventare tutti, perchè si può sempre migliorare, anche quel dieci per cento in più può consentire di fare il grande salto in carriera".
Se lo definiamo un talento con un potenziale enorme in parte ancora da scoprire andiamo molto lontani dalla realtà? "È ancora un diamante grezzo, ha tantissime qualità, gli manca l'affermazione definitiva. È giovane, ci vuole anche un po' di tempo, bisogna trovare la giusta situazione. Sicuramente come è già successo per tantissimi calciatori, la Sampdoria può davvero diventare un punto fondamentale della sua carriera dove mettere radici importanti per fare in seguito, perchè no, un salto ulteriore. Glielo auguro con tutto il cuore, perchè è sempre stato un ragazzo che ascoltava tanto noi "vecchi", si vedeva che aveva la voglia di riuscire ad arrivare, ad affermarsi".
In una piazza come quella blucerchiata, nel 4-3-3 di Pirlo in una Sampdoria dall'età media molto bassa, come vedi Sebastiano Esposito? "Oggi i giovani hanno una conoscenza anche maggiore rispetto a quanta ne avevamo noi da ragazzi. È un calcio che cambia, si gioca in maniera molto più rapida, tecnica, con nuovi schemi ben precisi. Seba ha la fortuna di stare in un grande club, con grandissimo affetto ricordo tutto il mondo Sampdoria: dai magazzinieri ai compagni e ai tifosi. Ha fatto una scelta giusta, trova Pirlo che vanta un'esperienza importante da giocatore e uno staff che sa come gestire un ragazzo con queste qualità. Non entro in questioni tattiche, posso dire che, a prescindere dal modulo, ci vuole la forte impronta in termini di determinazione da parte del calciatore di diventare un fattore importante, sempre con grande umiltà, a Seba non sono mai mancate".
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