Pazzini: "Alla Sampdoria avventura intensissima, giocare a Marassi era incredibile"

24.10.2024 16:58 di  Lidia Vivaldi   vedi letture
Pazzini: "Alla Sampdoria avventura intensissima, giocare a Marassi era incredibile"
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Nel corso di un'intervista rilasciata a Radio Serie A, Giampaolo Pazzini ha ripercorso le tappe della sua carriera, ricordando l'esperienza alla Sampdoria:

"Alla Sampdoria c’è stata la mia esplosione. L’ultimo anno alla Fiorentina era arrivato Gilardino, lui giocava e mi era stato detto di trovare una sistemazione. Io volevo giocare, ero giovane e volevo prendermi le mie responsabilità. Quando allo arrivo la voce della Sampdoria io mi sentivo di andare là, anche se avevo un altro paio di squadre che mi seguivano. E tutto è andato come pensavo. È stata un’avventura pazzesca, intensissima, abbiamo vissuto un sacco di cose. 

Già nei primi mesi ci siamo salvati bene e siamo arrivati in finale di Coppa Italia. Purtroppo quello è uno dei miei rimorsi, perché vincerla con la Sampdoria sarebbe stato un grande traguardo. Abbiamo perso ai rigori dopo aver eliminato l’Inter dei campionissimi in semifinale. Erano stati 4-5 mesi molto e intensi quella poteva essere la ciliegina. Anche l’annata successiva coi preliminari di Champions è stata una cavalcata pazzesca, giocare a Marassi era incredibile: avevamo una mentalità, una sicurezza, un trasporto, un entusiasmo: era veramente bello.

Marassi è uno stadio in cui chi gioca in casa sente quel qualcosa in più, perché i tifosi sono vicinissimi, li senti. Quell’anno, quando giocavamo in casa, già nel riscaldamento si sentiva il loro supporto, non potevamo non vincere. Ci davano quella carica e quella sicurezza giusta per raggiungere quelle imprese come la Champions.

Nei miei primi mesi alla Sampdoria c’era Mazzarri. Nelle prime partite io avevo fatto dei gol, ma non mi sentivo dentro la manovra, e lì fu Mazzarri a dirmi che non era importante fare tanto movimento e sprecare energia, perché la palla mi sarebbe arrivata. Inizialmente feci fatica a comprendere, ma aveva ragione, perché in quei mesi feci 15 gol e fu per me un cambio di mentalità.

Cassano? Con lui mi sono divertito tantissimo, aveva un talento pazzesco. Penso che anche lui si sia divertito a giocare con me perché mi ha fatto tantissimi assist e io facevo i gol. Spesso quando parliamo di quella Sampdoria si parla di noi due attaccanti, ma è vero che avevamo anche un gruppo di ragazzi molto bravi. Eravamo un gruppo che andava d'accordo, perché per raggiungere certi risultati devi avere uno spogliatoio importante".