Sampdoria, Nicolini: "Barnaba e Radrizzani stanno percorrendo due strade completamente diverse"
Enrico Nicolini, ospite su Telenord durante la trasmissione Forever Samp, si è espresso su vari temi concernenti la Sampdoria, a partire da un giudizio su Dejan Stankovic:
“E’ un bravo allenatore ed una brava persona. Che sia una brava persona però è secondario. Se Stankovic rimarrà viva Stankovic, io analizzo quello che ho visto. Se noi giochiamo con l’Empoli, che serviva solo per la gente, per vincere una partita in casa e darle una soddisfazione, e giochiamo con il 3-5-2 con tre difensori puri, mentre poi giochi con il Milan una partita che sai sulla carta è proibitiva, con il rischio tangibile di prendere 3-4 goal, e togli Amione, che è il migliore difensore che abbiamo, e giochi a 4, e lì che onestamente mi viene il dubbio. Dov’è il filo conduttore?
Stankovic è sub iudice ma dipende dalla società che verrà. E’ stato preso da Ferrero, Marco Lanna è stato sempre un suo grande sostenitore. Una proprietà nuova farà inevitabilmente le sue scelte adeguate, ma non credo che prevedano una sua permanenza.
Sulla tifoseria: “Zanetti dell’Empoli a fine partita è stato entusiasta di quello che ha visto. Una squadra da retrocessa che riesce ad avere comunque un tifo così per 95’, per lui è stato qualcosa di bellissimo nonostante la domenica precedente la squadra fosse retrocessa ad Udine. Se non ci fosse stato lo striscione durante l’ultima partita, dove i tifosi per la prima volta si sono rivoltati contro i giocatori, nelle ultime 15 partite se uno veniva da fuori poteva pensare che la Sampdoria lottasse per l’Europa League”.
Sulla prossima stagione: “Dobbiamo metterci in testa che chiunque arrivi deve tirare fuori tanti soldi, quindi è inevitabile che bisognerà tirare un po’ la cinghia. Non ci dobbiamo aspettare subito che la squadra che verrà sarà competitiva al 100%, poi comunque nel calcio mai dire mai, magari le indovini tutte. Dobbiamo partire dal presupposto che la Sampdoria edizione 2023/2024 teoricamente potrebbe puntare ai playoff e poi te la giochi, non penso si potrà andare oltre”.
Sulle trattative societarie: “Sul sedersi al tavolo con Ferrero, Barnaba e Radrizzani stanno percorrendo due strade completamente diverse. Barnaba ha escluso a priori la possibilità di sedersi al tavolo con Ferrero, mentre Radrizzani ha detto che se c’è la volontà ci possiamo sedere e ne parliamo. Magari sono strategie, ma al momento ci sono vedute diverse”.
Sugli sfottò dei genoani: "Un genovese (genoano o sampdoriano che sia) ha vissuto la sua infanzia menandolo o subendo questo, quindi a me questo tipo di menaggio non mi ha mai dato fastidio. La cosa mi lascia del tutto indifferente, non ci ho mai patito. Il fatto del cammello è stato un fatto goliardico, rimango dell’idea che in un momento del genere siamo sempre rimasti nel menaggio".
Sulla prossima partita contro il Sassuolo: “Dal punto di vista tecnico la squadra penso abbia mollato dopo la partita con la Cremonese, quindi domenica dopo domenica più che migliorare c’è il rischio che si peggiori. Mi auguro di sbagliare però sono molto preoccupato, soprattutto domenica l’altra a Napoli. L’unica cosa contro il Sassuolo che ti può fare un po’ sperare è che è una squadra un po’ lunatica, capace di vincere a San Siro e perdere poi qua”.
Infine una battuta finale su quale allenatore preferirebbe il prossimo anno: “Iachini”