IL SAMPDORIANO - Compattezza e saper soffrire. A Bergamo ulteriore salto di qualità
Il goal da tre punti firmato Tonelli nel finale rappresenta ovviamente la ciliegina sulla torta. Se la gara fosse terminata 0-0 avrei comunque visto il bicchiere ampiamente pieno in virtù di alcune considerazioni basilari in vista del prosieguo dell'annata.
In questo inizio di stagione abbiamo già dato dimostrazione di aver cominciato ad imparare una lezione: saper soffrire e poter far affidamento su una difesa bunker. Contrariamente a quanto accaduto lunedì scorso contro la Spal, in un campo storicamente ostico e contro un avversario quotato affamato di punti siamo riusciti a gestire il possesso palla, a tenere botta nel momento di maggiore pressione avversaria, lasciando soltanto un paio di occasioni ai padroni di casa.
Se qualcuno col senno del prima pensava di fare tre punti a Bergamo contro l'Atalanta di Gasperini senza nemmeno soffrire probabilmente non sapeva chi andavamo ad affrontare. Se qualcuno col senno del poi ritiene che la Sampdoria abbia conquistato l'intera posta in palio con l'unica conclusione nello specchio della porta, probabilmente ha la memoria corta e si è scordato ad esempio della parata di Gollini sul colpo di testa di Andersen nei primi 45' e l'occasione in contropiede con Ramirez nella ripresa. È vero, dobbiamo ringraziare il montante sul colpo di testa di Zapata e gli interventi di Audero su Toloi, non vedo però dove sia il fattore anomalo.
Ritorniamo a Genova con tre punti pesantissimi che ci portano in un'ottima posizione di classifica, alimentando sensibilmente la speranza di aver smesso di mostrare in trasferta la nostra peggiore copia, lontana anni luce dai nostri standard. Ad Udine siamo usciti sconfitti di misura pagando a caro prezzo i primi 45' ben al di sotto delle nostre possibilità, a Frosinone abbiamo dilagato e a Cagliari abbiamo sfiorato il colpaccio con il rigore di Kownacki al termine di un match a due facce. Contro gli uomini di Gasperini abbiamo compiuto un ulteriore salto di qualità in termini di personalità, compattezza, maturità, capacità di saper soffrire e attendere il momento giusto per colpire.
Nessun mistero sul rendimento attuale. Emil Audero ha trasmesso sicurezza all'intera retroguardia, dimostrandosi potenzialmente un elemento dal futuro luminoso nel momento in cui ha salvato il risultato su Petagna dimenticandosi di quanto accaduto sul goal di Paloschi. Andersen – Tonelli rappresenta una coppia sulla carta prossima alla perfezione, un azzeccato mix di gioventù, stazza, esperienza, senso della posizione e dinamismo. Il danese è l'ennesima operazione firmata Pecini, l'ex Empoli si è rivelato l'attaccante aggiunto dopo aver messo in evidenza in difesa la perfetta conoscenza dei dettami tattici targati Giampaolo.
Tra gli aspetti più rassicuranti non possiamo scordarci la minore sofferenza sulle corsie esterne, prendendo atto con soddisfazione dell'imperiosa crescita di Nicola Murru. Grande forza fisica in fase di spinta, personalità e tempismo nelle retrovie, facendosi sempre più apprezzare per le determinanti diagonali, come ad inizio ripresa su Duvan Zapata. Sul lato opposto Bereszynski sta “semplicemente” confermando i suoi elevati standard di affidabilità, segnalandosi tra gli esterni bassi più ambiti anche a livello di club di primissima fascia.
Siamo reduci da un autentico tour de force se consideriamo anche il recupero infrasettimanale con la Fiorentina, andiamo alla sosta con il bel bottino di 14 punti, arrivati anche grazie alla solidità della mediana, dove il post Torreira era il fattore di maggiore preoccupazione. Finora Albin Ekdal si è calato perfettamente nel ruolo, contraddistinguendosi spesso e volentieri come l'uomo giusto al posto giusto, nel momento giusto. Sempre a testa alta, mai in balia degli eventi, sa dettare i tempi della manovra gestendo ottimamente i propri movimenti. Al suo fianco Karol Linetty, Dennis Praet ed Edgar Barreto stanno fornendo un enorme contributo di qualità - quantità, in attesa di ammirare il miglior Jankto.
In attesa di rivedere Riccardo Saponara, mister Giampaolo ha potuto affidarsi alla duttilità tattica di Caprari e al talento di Ramirez, con risultati complessivamente confortanti se consideriamo i goal dell'ex Pescara e la voglia dell'uruguayano di lasciare il segno nonostante i recenti acciacchi fisici. La sosta arriva al momento giusto per far rifiatare il tandem Quagliarella – Defrel, chiamati agli straordinari in impegni ravvicinati, con la speranza che Kownacki possa presto rivelarsi un valore aggiunto a gara in corso, oppure dal 1' in modo da alternarsi con superiore incisività e carica agonistica. Sassuolo e Milan costituiranno un'ostica ripartenza dopo la sosta, in questa fase se riusciremo a mantenere elevata la concentrazione e stare così compatti in campo, non dobbiamo temere nessuno.
Ogni avversario va rispettato, nessuno temuto. Siamo la Sampdoria, siamo la Sampdoria targata Giampaolo da tre anni e proprio nella stagione in corso i segnali di ulteriore crescita sono altamente confortanti, evidenziando la bontà delle operazioni estive e i frutti del lavoro quotidiano del mister sul gruppo, nel tentativo di colmare le lacune del precedente biennio in termini di continuità e mentalità.